Quella del terzo, in arrivo, scudetto del Napoli è, purtroppo, anche la festa dei criminali che stanno facendo affari d’oro con la vendita di gadget contraffatti. La Guardia di Finanza ha sequestrato in un deposito di San Giuseppe Vesuviano merce contraffatta riportante i loghi EA7o SSCN, marchi riconducibili alla squadra calcistica del Napoli, per un valore di 180 mila euro. Secondo quanto ricostruito dalle Fiamme Gialle a occuparsi dello smistamento era un cittadino marocchino, individuato nel corso dell’intervento.
L’uomo era affittuario del deposito ed era già identificato nel settembre scorso in circostanze analoghe, in un altro magazzino; è identificato, denunciato all’autorità giudiziaria per contraffazione e ricettazione e gli è sequestrato un furgoncino a sei posti che era utilizzato per trasportare i capi di abbigliamento. La merce sarebbe poi piazzata anche a via Toledo, Mergellina, nel centro storico di Napoli, vicino allo stadio e nei mercati rionali dei quartieri più popolosi della città.
Secondo gli investigatori, dietro il business della produzione di gadget contraffatti della squadra prossima a vincere il campionato di calcio, ci sarebbe la regia della camorra.
“Avevamo già denunciato in passato e di recente come il mercato del falso fosse un business controllato dai clan. La produzione avviene nell’hinterland Nord di Napoli o nel Vesuviano, dove la conformazione territoriale mette a disposizione ampi spazi per capannoni e depositi. Il materiale prodotto è introdotto a Napoli citta e, partendo dalla Ferrovia, è distribuito e venduto illecitamente in tutte le principali strade cittadine“, commenta il deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli.
“Appare quindi scontato che in questo periodo di festeggiamenti le fabbriche del falso siano state riconvertite per la riproduzione di gadget e prodotti legati al Calcio Napoli. Fermare questo business non è soltanto contrasto all’abusivismo e alla contraffazione, è soprattutto guerra alla camorra che non può beneficiare anche di questo evento storico che appartiene alla città, al popolo. Servono controlli serrati nelle aree adibite alla produzione e allo stoccaggio di tali prodotti e ai canali di vendita.”