Ritrovata senza vita Diana Biondi, la studentessa di 26 anni che si era allontanata da casa lunedì scorso senza fare più ritorno. La notizia ha sconvolto l’intera comunità di Somma Vesuviana che si trova sulle pendici del Monte Somma, dove la giovane risiedeva. Dalle prime ipotesi, sembra che Diana abbia mentito ai familiari sulla data della discussione della sua tesi di laurea, dicendo loro che era fissata per martedì, quando in realtà le mancava ancora un esame di latino. Purtroppo, questo potrebbe averla spinta ad agire in modo tragico.
Il lunedì della scomparsa, Diana aveva lasciato la propria abitazione dicendo di andare a Napoli, dove frequentava la facoltà di Lettere Moderne. In realtà, sembra che abbia trascorso la giornata al dipartimento di Lettere, da sola. Dopo quel momento, però, la sua tracce si sono perse: il cellulare era spento e non si avevano notizie.
La preoccupazione dei familiari e degli amici di Diana è cresciuta rapidamente, e si è scatenata una ricerca per ritrovarla. Il padre della giovane si è rivolto alla caserma dei carabinieri di Somma Vesuviana, che hanno immediatamente iniziato a visionare i filmati delle videocamere e a raccogliere testimonianze. Tuttavia, le ricerche si sono concluse solo il ieri, quando è stato segnalato l’avvistamento di un corpo senza vita nella località di Santa Maria a Castello.
Purtroppo, la triste verità è confermata: il corpo ritrovato apparteneva a Diana. I carabinieri, sotto la coordinazione della Procura di Nola, stanno ora cercando di ricostruire gli ultimi momenti di vita della giovane e di capire i motivi del suo gesto. Al momento, sembra che l’ipotesi più probabile sia quella del suicidio.