La settimana lavorativa corta da 4 giorni sta guadagnando terreno in tutto il mondo, con alcuni paesi che hanno iniziato a sperimentare questa modalità di lavoro con risultati molto positivi. Tuttavia, in Italia la settimana lavorativa di 4 giorni non è ancora una realtà, anche se l’idea sta suscitando interesse tra i sindacati e i lavoratori. La sperimentazione del Regno Unito, in cui 61 aziende hanno adottato una settimana lavorativa di 4 giorni, ha dimostrato che questa modalità di lavoro può essere altamente produttiva e sostenibile. Le aziende coinvolte nella sperimentazione hanno registrato una maggiore soddisfazione dei lavoratori e un aumento della produttività, con un minor tasso di assenteismo.

In Italia, la Fim Cisl, il sindacato dei metalmeccanici, ha proposto di negoziare a livello aziendale una forma di lavoro basata su quattro giorni di attività piena e un giorno di riduzione d’orario, da dedicare alla formazione o ai carichi di cura. Questa proposta potrebbe rendere i posti di lavoro più attrattivi e favorire un maggiore equilibrio tra lavoro e vita privata per i lavoratori.

Tuttavia, non tutti sono d’accordo con questa proposta. Alcuni sostengono che la settimana lavorativa di 4 giorni potrebbe essere dannosa per la competitività delle aziende e che potrebbe essere difficile conciliare le esigenze dei lavoratori con quelle dell’azienda. Inoltre, ci sarebbero anche implicazioni a livello fiscale e previdenziale da considerare.