L’allarme siccità torna a farsi sentire in Italia, a pochi mesi di distanza dall’ultima emergenza. Legambiente ha lanciato l’allarme, evidenziando una diminuzione della neve sulle Alpi, fiumi e laghi prosciugati e coltivazioni che soffrono per la mancanza di acqua. La situazione è particolarmente critica nelle regioni del Centro Nord, dove la siccità sta colpendo duramente. Coldiretti ha confermato l’allarme, sottolineando che nei campi si registra un deficit idrico del 30%, che sale addirittura al 40% nel Nord Italia. Servirebbe un mese di piogge per rimediare alla situazione attuale, ma per ora non sembra esserci nessun miglioramento.
La situazione in Campania sembra invece essere sotto controllo, almeno per adesso. Nonostante gennaio sia tradizionalmente un mese poco piovoso, quest’anno ha visto alcune piogge anticipate rispetto al solito, concentrate in un periodo relativamente breve. Il Consorzio del Volturno non ha registrato anomalie di portata importante, grazie anche alle abbondanti precipitazioni nevose che hanno seguito la fase alluvionale di un mese fa.
Nonostante questo, l’allarme siccità resta una questione seria e urgente in Italia, dove il cambiamento climatico sta avendo un impatto sempre più evidente sulle risorse idriche. È importante che le autorità e i cittadini prendano sul serio questo problema e adottino le misure necessarie per ridurre il consumo di acqua e preservare questa preziosa risorsa naturale.