Gli infermieri di Napoli hanno presentato una denuncia al Governatore Vincenzo De Luca, esprimendo la loro preoccupazione e turbamento per le condizioni lavorative che stanno attualmente affrontando. Nella denuncia, la presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Napoli, Teresa Rea, sottolinea come decine di colleghi si dicano esasperati a causa degli organici inadeguati, dei turni esasperanti e dei carichi di lavoro insostenibili.

La presidente Rea fa riferimento anche al suicidio di un infermiere, avvenuto a causa dei logoranti ritmi di lavoro, a testimonianza del fatto che la professione infermieristica è altamente usurante. Inoltre, la mancanza di un ricambio generazionale, dovuta a un decennale blocco delle assunzioni, alla pandemia in corso e alla carenza di organici, rende la situazione ancora più difficile per gli infermieri di Napoli.

La presidente Rea sottolinea che gli infermieri di Napoli sono stanchi delle pacche sulle spalle, delle lodi e delle etichette di “angeli” e “eroi”, e chiedono che sia riconosciuta dignità alla loro professione, che rischia il demansionamento a causa della grave penuria di personale di supporto e di modelli organizzativi sostenibili. Gli infermieri chiedono inoltre una valorizzazione professionale, una carriera e gratifiche economiche.

In conclusione, gli infermieri di Napoli chiedono che la salute sia considerata un investimento per la collettività e non più un costo, e che si finisca con i tagli degli ultimi venti anni che hanno messo a rischio il sistema sanitario pubblico.