Troppo tardi si direbbe, anche se poi a decidere saranno i familiari del povero Pasquale Prisco, 28enne e padre di tre figli ammazzato dai carabinieri-rapinatori dopo il “colpo” al supermercato Etè. I due militari arrestati, Claudio Vitale e Jacopo Nicchetto, hanno chiesto perdono ai genitori di Prisco attraverso i propri familiari.

Poche parole in un complicato tentativo di provare forse a ripulirsi la coscienza ma che difficilmente potrà essere accolta vista la dinamica della rapina e soprattutto per i colpi di pistola esplosi contro 8 persone: lo stesso Pasquale, il fratello Donato ed altri dipendenti del supermercato.

Intanto continuano le indagini da parte degli investigatori: ci sono ancora alcuni punti oscuri da portare alla luce: ad esempio non è ancora stata trovata la pistola d’ordinanza di Nicchetto che presumibilmente è quella che ha sparato.