Migliaia di persone hanno salutato Pasquale Prisco, il 28enne ucciso dai carabinieri-killer in seguito alla rapina al suo supermercato Etè. Tutta San Gennarello di Ottaviano ed Ottaviano si sono fermate: un fiume di persone ha dapprima partecipato al corteo, tante altre hanno invece atteso il feretro del giovane padre di tre figli all’ingresso della parrocchia madre della frazione di Ottaviano. Rabbia tra amici e parenti dell’imprenditore che chiedono naturalmente pene esemplari per gli assassini del ragazzo.

Ottaviano e San Gennarello si sono letteralmente riversate in strada per dare l’ultimo saluto a Pasquale. Decine i manifesti di lutto, tante le bandiere del Napoli, squadra di cui la vittima era tifosissimo. Lungo e commovente il corteo con la bara, che si è fermato anche davanti al supermercato dove si è consumata la rapina che poi è risultata fatale al povero Pasquale. Presente anche il sindaco di Ottaviano, Luca Capasso, che ha commentato: «Abbiamo perso un giovane che si svegliava presto per lavorare, il mio pensiero va i suoi figli».

Straziante, naturalmente, il dolore dei familiari più stretti, dai genitori alla moglie ed i tanti amici. E l’omelia del parroco, don Raffaele Rianna, ha lasciato il segno: «Siamo davanti ad un evento che ha addolorato tutta Ottaviano, una ferita che la città porterà a lungo addosso».