Omicidio nel cimitero, mancano arma del delitto e movente: si brancola nel buio
Resta il giallo sull’omicidio di Aniello Maione, il 77enne di Sant’Anastasia, trovato morto ieri nel locale cimitero, colpito con quattro fendenti alla schiena. Gli inquirenti, infatti, non escludono...
Resta il giallo sull’omicidio di Aniello Maione, il 77enne di Sant’Anastasia, trovato morto ieri nel locale cimitero, colpito con quattro fendenti alla schiena. Gli inquirenti, infatti, non escludono alcuna ipotesi, e si stanno vagliando tutte le piste per cercare di capire perché l’uomo, che era incensurato, sia stato brutalmente ucciso, e perché il suo cadavere fosse nel camposanto. Al momento l’arma del delitto non è stata ancora ritrovata, e non sembra emergere neanche alcun movente che spieghi il delitto.
Nel cimitero, inoltre, manca un sistema di videosorveglianza da quando, alcuni mesi fa, ignoti portarono via telecamere e centraline di registrazione che avrebbero potuto aiutare i carabinieri a verificare chi fosse presente nel luogo sacro al momento dell’omicidio. Il cadavere del 77enne è stato notato da alcune persone che erano nel cimitero, le quali, pensando forse ad un incidente o un malore, hanno avvisato il custode.
È stato quest'ultimo ad avvertire i carabinieri della Compagnia di Castello di Cisterna, al comando del maggiore Michele D’Agosto, che stanno ascoltando i familiari ed i parenti della vittima, per cercare di capire se nelle ultime settimane si siano verificati episodi che possano essere in qualche modo correlati all’assassinio. La vittima, infatti, era conosciuta e stimata in città, soprattutto a Capodivilla, rione dove viveva, e pare sia da escludere qualsiasi relazione dell’uomo con il mondo della malavita organizzata.