Sei funzionari interdetti nella città vesuviana

L'ordinanza del gip ricostruisce tre filoni d’indagine

A cura di Redazione
05 dicembre 2025 20:30
Sei funzionari interdetti nella città vesuviana -
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Un’ordinanza cautelare interdittiva firmata dal gip del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della Procura, ha disposto la sospensione dalle rispettive funzioni per periodi di sei e dodici mesi nei confronti di dirigenti, professionisti e un imprenditore. Il provvedimento è stato eseguito dai carabinieri della Compagnia di Torre del Greco e dagli agenti della polizia municipale.

I destinatari della misura

Secondo quanto emerso, l’interdizione riguarda sei persone:

Maria Gabriella Camera, dirigente del Comune di Torre del Greco

Antonio Sarnello, dirigente comunale

Claudia Sacco, ex dirigente dell’ente

Giovanni Salerno, ingegnere

Pietro Paolo Palumbo, avvocato

Giuseppe Fornito, imprenditore

Le ipotesi di reato formulate dagli inquirenti comprendono falso ideologico in atto pubblico, truffa ai danni della pubblica amministrazione e tentata concussione. Si tratta di accuse allo stato delle indagini preliminari.

I tre filoni al centro dell’ordinanza

La misura cautelare raccoglie tre vicende ritenute collegate.

1. Le pedane sulle aree demaniali (estate 2021)

La prima riguarda la realizzazione, nell’estate del 2021, di due pedane riconducibili alle società Ati Gusto e Voce del Mare nell’area demaniale marittima di via Principal Marina.

Le strutture erano state sottoposte a sequestro preventivo perché ritenute abusive dagli investigatori.

2. La gara comunale del 2016 per la concessione demaniale

Il secondo filone riguarda una gara indetta dal Comune nel 2016 per l’assegnazione di una concessione demaniale nella stessa zona, finalizzata all’apertura di attività di ristorazione.

La concessione, secondo gli atti, sarebbe stata aggiudicata alla Ati Gusto.

3. La relazione sul ristorante Yachting Club

Il terzo capitolo dell’indagine riguarda invece la presunta pressione esercitata sulla struttura comunale antiabusivismo per ottenere una relazione tecnica che attestasse l’avvenuta eliminazione di irregolarità edilizie presso il ristorante Yachting Club, gestito dalla società Voce del Mare.

Secondo l’ipotesi accusatoria, la relazione sarebbe servita a favorire il dissequestro dell’immobile.

La dirigente dell’ufficio antiabusivismo, secondo gli inquirenti, avrebbe cercato di indurre alcuni funzionari a firmare un documento ritenuto non corrispondente allo stato reale dei luoghi.

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