Passeggero si sente male, bloccata la Metropolitana
Il prolungato stop della Metro Linea 1 nel pomeriggio di ieri ha messo in evidenza le gravi criticità del trasporto pubblico e del sistema di emergenza sanitaria cittadino. La circolazione è rimasta s...
Il prolungato stop della Metro Linea 1 nel pomeriggio di ieri ha messo in evidenza le gravi criticità del trasporto pubblico e del sistema di emergenza sanitaria cittadino. La circolazione è rimasta sospesa dalle 13.23 alle 15.45 nella tratta tra Vanvitelli e Centro Direzionale, dopo che un passeggero ha accusato un malore nella stazione di Salvator Rosa, in piena fascia oraria di punta. Pur non essendo in pericolo di vita, l’uomo è rimasto in attesa di un’ambulanza per oltre un’ora. L’intervento dei soccorsi si è rivelato impossibile in tempi rapidi perché tutte le 18 ambulanze dell’Asl Napoli 1 Centro risultavano impegnate in emergenze gravi o codici rossi. La mancanza di mezzi disponibili ha costretto l’intera linea a un fermo prolungato, con una riattivazione parziale limitata alla tratta Piscinola–Vanvitelli.
L’interruzione ha generato disagi per migliaia di utenti che ogni giorno utilizzano la Linea 1 per gli spostamenti tra l’area nord e il centro città. La paralisi del servizio ha evidenziato una fragilità strutturale del sistema di emergenza-urgenza, incapace di garantire una copertura adeguata per un territorio densamente popolato come quello napoletano.
Il direttore del 118, Giuseppe Galano, ha confermato la carenza cronica di mezzi e personale, spiegando che la priorità è inevitabilmente assegnata ai casi più gravi. Ha sottolineato che Napoli può contare su appena 19 ambulanze complessive, compresa quella dell’isola di Capri, un numero insufficiente a fronte del volume di richieste e dell’estensione urbana.
La scarsità di risorse costringe gli operatori a rinviare gli interventi per i pazienti con codici meno urgenti, con ripercussioni dirette non solo sulla tutela della salute, ma anche sul funzionamento dei servizi pubblici. Galano ha lanciato un appello a un intervento istituzionale immediato per potenziare mezzi e organici.
L’episodio di Salvator Rosa dimostra come un malore non grave possa trasformarsi in un problema di ordine pubblico, con la conseguente interruzione del servizio metropolitano per oltre due ore. La linea è tornata pienamente operativa solo alle 15.45, lasciando emergere in modo evidente l’impatto delle criticità sanitarie sulla qualità della vita e sulla mobilità quotidiana dei cittadini.