Assalto al portavalori al Vulcano Buono: via all'esercitazione

Maxi-esercitazione dei Carabinieri

A cura di Redazione
12 dicembre 2025 10:35
Assalto al portavalori al Vulcano Buono: via all'esercitazione -
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Un finto assalto a un portavalori e una successiva presa di ostaggi hanno trasformato, per una notte, il centro commerciale Vulcano Buono di Nola in un vero teatro operativo. La scena, estremamente realistica, ha coinvolto tutte le articolazioni dell’Arma dei Carabinieri impegnate in una complessa esercitazione finalizzata a testare procedure, tempistiche e coordinamento in caso di attacco armato.

La simulazione dell’assalto: rapinatori armati e conflitto a fuoco

Secondo lo scenario ricostruito, cinque uomini a bordo di due auto hanno fatto irruzione nel parcheggio del Vulcano Buono con l’obiettivo di assaltare un furgone portavalori durante le fasi di carico dell’incasso giornaliero. Armati di fucili d’assalto e pistole, i malviventi hanno individuato il mezzo, presidiato in quel momento da una sola guardia giurata rimasta alla guida mentre i colleghi recuperavano i sacchi con il denaro.

La guardia è stata immobilizzata, ma il tentativo di raggiungere gli altri vigilanti è stato interrotto dal conflitto a fuoco inscenato con gli operatori della sicurezza. Nella dinamica un rapinatore è stato “neutralizzato” e un vigilante “ferito”, secondo le modalità della simulazione.

Telecamere e allarme: intervengono i Carabinieri

Il sistema di videosorveglianza interno ha registrato tutta la sequenza. Dalla centrale di controllo del centro commerciale è partito l’allarme alle forze dell’ordine. In pochi minuti l’area si è trasformata nel set operativo dell’intervento reale: pattuglie sul posto, perimetro messo in sicurezza, evacuazione dei presenti virtualmente prevista.

Uno dei rapinatori è riuscito a sottrarsi alla cattura e si è barricati all’interno di un esercizio dell’area food, trattenendo due guardie giurate come ostaggi.

L’esercitazione: forze speciali e negoziatore al lavoro

L’operazione ha visto impegnate tutte le componenti dell’Arma in ambito provinciale e interprovinciale: il Comando provinciale di Napoli, il gruppo Napoli, quello di Castello di Cisterna e il decimo Reggimento Campania. Impiegati anche Api, Sos, tiratori scelti, artificieri, unità cinofile, operatori drone e il Gis, il Gruppo di Intervento Speciale.

Fondamentale la presenza del negoziatore, incaricato di gestire la trattativa con il rapinatore barricato. La simulazione ha seguito le procedure previste per una reale situazione di crisi: comunicazioni con la centrale operativa, briefing, gestione del perimetro, controllo tattico dell’area e progressivo avvicinamento al soggetto armato.

Circa cinquanta militari hanno preso parte all’esercitazione, insieme a una cinquantina di figuranti dell’Accademia Aeronautica. A supervisionare le operazioni era presente anche il pubblico ministero della Procura di Nola, Simone Rappucci.

Ostaggi liberati e resa finale del finto rapinatore

La trattativa è proseguita per diverse ore, mentre i Gis mantenevano una costante copertura operativa in caso di intervento diretto. Il primo a essere liberato è stato il vigilante “ferito”, seguito dagli altri ostaggi. Solo dopo aver ottenuto garanzie di sicurezza, l’ultimo rapinatore si è arreso e ha consegnato le armi, chiudendo così l’esercitazione.

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