Un intero capannone usato per vendere esplosivi e "pezzotti"

La Polizia Locale di Napoli, attraverso l’Unità Operativa I.A.E.S. – specializzata in indagini, tutela ambientale ed emergenze sociali – ha portato a termine un’importante operazione nel quartiere Bar...

29 novembre 2025 15:00
Un intero capannone usato per vendere esplosivi e "pezzotti" -
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La Polizia Locale di Napoli, attraverso l’Unità Operativa I.A.E.S. – specializzata in indagini, tutela ambientale ed emergenze sociali – ha portato a termine un’importante operazione nel quartiere Barra, dove è stato individuato e sequestrato un capannone industriale di circa mille metri quadrati adibito abusivamente a deposito e centro vendita all’ingrosso.

All’interno della struttura, trasformata senza alcuna autorizzazione in un vero e proprio hub logistico commerciale, gli agenti hanno trovato una quantità considerevole di materiale esplodente custodito in locali privi di certificazioni antincendio e sistemi di sicurezza, con un rischio elevatissimo per l’incolumità pubblica.

Esplosivi e materiale pericoloso sequestrato

Nel dettaglio sono rinvenuti:

4.560 fontane pirotecniche a innesco elettrico

346 bustine di polvere di titanio, per un totale di 73 kg

1.000 kg di articoli pirotecnici vari, di cui 245 kg di NEC (contenuto esplosivo netto)

Anche prodotti elettronici con marchi contraffatti

Oltre agli esplosivi, la Polizia Locale ha individuato anche migliaia di apparecchiature elettroniche professionali per audio e illuminazione, recanti marchi presumibilmente contraffatti di note aziende internazionali del settore.

Denunciati i due responsabili

A gestire l’attività irregolare erano dunque un uomo e una donna di nazionalità cinese, privi di qualunque titolo autorizzativo, sia amministrativo sia di Pubblica Sicurezza, necessario per la detenzione e la commercializzazione dei materiali sequestrati.

I due sono infatti denunciati per:

detenzione e commercio illecito di materie esplodenti

vendita di prodotti recanti marchi contraffatti

L’intero capannone, insieme a tutto il materiale rinvenuto – dagli esplosivi ai dispositivi elettronici – è infine posto sotto sequestro e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria, che procederà alle perizie tecniche di rito.manutentiva di Napoli della società.

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