Autrice di due libri, Silvia Brindisi si avvicina alla scrittura per passione e ne scopre il suo potere terapeutico. Vanta origini meridionali ma vive nella capitale. Oggi lavora in una scuola d’infanzia ma ha lavorato nelle comunità terapeutiche con detenuti e tossicodipendenti, ha collaborato in centri con malati psichiatrici e ragazzi con disabilità vivendo davvero realtà difficili, spesso ai margini della nostra società. L’abbiamo incontrata e abbiamo scoperto tanto di lei.

Silvia, quando hai conosciuto la scrittura e perché oggi la consideri un’amica di viaggio?

La scrittura per me sin dall’adolescenza è stata sempre importante, ma crescendo in vari periodi è tornata in me la voglia di comunicare tramite le parole scritte esternando anche le emozioni non sempre facili da vivere e dire.

Perché ci sono tematiche ancora oggi poco conosciute? La società ha paura oppure è impreparata?

Ci sono tante tematiche attuali che dovrebbero essere affrontate senza distinzioni, tra cui il settore del sociale che è molto importante per tutti grandi e piccoli e non sempre gli viene data la giusta rilevanza.

Il tuo lavoro nelle comunità ti ha restituito storie al limite. Qual è la condizione dei senza fissa dimora a Roma?

A Roma, come nelle altre città italiane la realtà dei senza fissa dimora è molto triste e difficile… non è bello né umano vedere persone che per vari motivi dormono per strada, ma la cosa grave è che nemmeno le istituzioni fanno qualcosa di concreto per aiutare queste persone a tornare a vivere in un modo degno.

Cosa ti auguri accada dopo la lettura dei tuoi libri?

Mi auguro che vengano letti e soprattutto di aver lasciato tramite i miei scritti delle emozioni o riflessioni.

In una società in cui si hanno più amici finti sui social, cosa pensi dell’amicizia?

L’amicizia per me è molto importante basata sul dialogo, esserci, condivisione… purtroppo con l’avvento di internet e i social purtroppo è molto difficile vivere e coltivare l’amicizia in modo vero.

Una curiosità, forse più mia, credi esista davvero l’amicizia tra donne?

Sì, credo nell’amicizia tra donne… bisogna sapere scegliere le amiche valide da tener accanto, che ci sono sempre nonostante eventuali distanze. L’importanza è capirsi, volersi aiutare.

Quanto è importante che un minore legga libri cartacei?

Ho scritto il mio libro di favole nel 2015 con l’intenzione appunto di dare più importanza e rilevanza allo spazio della lettura tra genitori e piccoli. Credo che la lettura dei libri sia da coltivare con i bambini sin da piccoli.