A Torre del Greco, in provincia di Napoli, i carabinieri della Sezione operativa della Compagnia locale e gli agenti della polizia municipale hanno eseguito un sequestro preventivo del complesso sportivo “Immobile Academy – Centro sportivo Parlati”, fondato dal calciatore Ciro Immobile.

Il provvedimento è stato disposto dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della Procura oplontina, nell’ambito di un’inchiesta che coinvolge sei persone.

Le accuse e i reati contestati

Secondo quanto reso noto dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, diretta dal procuratore Nunzio Fragliasso, gli indagati sono accusati – in concorso tra loro – di:

edificazione di opere edilizie senza titolo abilitativo e paesaggistico in un’area sottoposta a vincoli ambientali;

gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi.

L’indagine, avviata nell’aprile scorso, è nata a seguito di un sopralluogo tecnico mirato a verificare lo stato dei luoghi. Gli accertamenti avrebbero rivelato che, su un’area già interessata da precedenti abusi edilizi non condonati, sarebbero stati realizzati nuovi interventi di costruzione senza le necessarie autorizzazioni, determinando una trasformazione radicale del territorio.

Le irregolarità urbanistiche accertate

In base a quanto emerso, per alcune particelle catastali gli indagati avrebbero effettuato un cambio di destinazione d’uso da area boschiva a parcheggio, attraverso operazioni di sbancamento e riporto di terreno.
Nel corso dei lavori sarebbe inoltre utilizzato fresato d’asfalto, un conglomerato bituminoso derivante dalla fresatura del manto stradale, configurando una forma di smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi.

Ciro Immobile non è indagato

La Procura ha chiarito che Ciro Immobile, attuale calciatore del Bologna, non risulta coinvolto nel procedimento.
Sarebbero invece indagati alcuni suoi familiari, proprietari o gestori dell’area interessata dalle presunte irregolarità.

Un’indagine su abusi edilizi in area vincolata

Il sequestro del complesso sportivo rappresenta uno degli interventi più significativi condotti negli ultimi mesi nell’area vesuviana in materia di abusivismo edilizio e tutela ambientale. Le indagini proseguono per accertare le singole responsabilità e la portata effettiva delle opere realizzate.