Gravi minacce sono state rivolte al magistrato Catello Maresca, storico pm anticamorra, durante una diretta web su TikTok mercoledì 1° ottobre. Nei commenti sono comparsi messaggi intimidatori da parte di profili anonimi, con richiami a Totò Riina e al clan dei Casalesi.

Tra le frasi comparse: “Fece bene Totò Riina, ci vorrebbe un altro Totò per far saltare in aria te, Gratteri e Nordio”. Nel mirino anche il procuratore capo di Napoli, Nicola Gratteri, e il ministro della Giustizia Carlo Nordio. In un altro messaggio si legge: “Se ti prende Sandocan t fa mal”, con riferimento al boss Francesco Schiavone, detto Sandokan.

L’inchiesta della Procura di Napoli

Il magistrato ha presentato denuncia e la Procura di Napoli ha aperto un fascicolo. Le indagini, affidate anche alla polizia postale, mirano a identificare chi si cela dietro i profili fake da cui sono partite le intimidazioni.

Maresca, oggi consigliere comunale a Napoli, è stato a lungo in prima linea alla Direzione Distrettuale Antimafia, conducendo importanti inchieste sui Casalesi.

Le reazioni e la solidarietà

Il caso ha suscitato una forte ondata di solidarietà dal mondo politico e istituzionale.

Pino Bicchielli (Forza Italia, Commissione Antimafia): “Maresca e Gratteri sono punti di riferimento nella lotta alle mafie. Minacciare loro significa colpire lo Stato e i cittadini onesti”.

Fulvio Martusciello, segretario regionale di Forza Italia in Campania: “Sono simboli della battaglia per la legalità e vanno difesi. Non si rafforza la giustizia con polemiche, ma con l’unità accanto a chi è in prima linea contro le mafie”.

Un nuovo fronte aperto sul web

L’episodio conferma la crescente esposizione di magistrati e figure istituzionali a minacce e campagne di intimidazione attraverso i social network, terreno ormai usato anche dalla criminalità per lanciare messaggi e avvertimenti.