Un pomeriggio qualunque avrebbe potuto trasformarsi in un incubo per un automobilista in transito sulla SS7 Quater, alle porte di Mondragone. Solo il pronto intervento dei Carabinieri del Reparto Territoriale ha evitato che un piano criminale, tanto semplice quanto pericoloso, si trasformasse in una rapina.

Il piano: sassi contro le auto per fermare le vittime

Poco dopo le 18 di martedì 21 ottobre, un gruppo di quattro uomini originari del Napoletano, di età compresa tra i 20 e i 63 anni e appartenenti allo stesso nucleo familiare, ha messo in atto una truffa ormai tristemente nota. Il metodo consiste nel lanciare sassi contro le auto in corsa per simulare un urto, costringendo così il conducente a fermarsi sulla piazzola di emergenza, dove poi avviene il tentativo di rapina.

Quando la vittima ha accostato, i quattro si stavano avvicinando al veicolo, ignari però di essere sotto l’osservazione dei militari impegnati in un servizio di pattuglia lungo la statale.

L’intervento dei carabinieri

I carabinieri di Mondragone, con il supporto dei Bersaglieri dell’8° Reggimento “Garibaldi” impegnati nell’operazione “Strade Sicure”, hanno notato i movimenti sospetti e sono intervenuti tempestivamente.

Alla vista dei militari, i quattro uomini sono saliti a bordo di una Peugeot 3008 nera, tentando una fuga ad alta velocità lungo la SS7 Quater. Ne è nato un inseguimento di pochi minuti, conclusosi quando altre pattuglie, avvisate via radio, hanno chiuso ogni via di fuga e bloccato l’auto a poche centinaia di metri dal punto del tentato colpo.

Gli strumenti per la messinscena

Durante la perquisizione del veicolo, i carabinieri hanno trovato sassi, pietre, carta vetrata e panni imbevuti di vernice nera: strumenti che sarebbero utilizzati per rendere più credibile la simulazione del falso incidente.

I quattro uomini, già noti alle forze dell’ordine e residenti nell’area napoletana, sono stati condotti al Nucleo Operativo e Radiomobile per l’identificazione e successivamente trasferiti alla casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Le accuse e il ringraziamento dell’Arma

I fermati dovranno rispondere di tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale.
L’operazione, conclusa senza feriti, testimonia l’efficacia del coordinamento tra le pattuglie dei Carabinieri e i militari dell’Esercito, che hanno evitato gravi conseguenze per l’automobilista coinvolto.