La Festa dei Gigli di Nola 2025 non sarà ricordata soltanto per le emozioni della tradizione secolare, ma anche per le sanzioni durissime inflitte dalla Fondazione, oggi guidata dal commissario prefettizio Roberto Esposito.
Sospesi quattro capiparanza
Con un provvedimento straordinario, la Fondazione ha disposto la sospensione per un anno di quattro storici capiparanza:
Pollicino
Volontari di G. e C. Cutolo
San Massimo di N. Trinchese
Insuperabile Barrese
I sospesi non potranno partecipare alla Festa 2026, né porsi davanti ad alcuna macchina da festa, compresi i Gigli delle altre corporazioni.
Le motivazioni: decoro e sicurezza
La decisione arriva dopo le tensioni esplose a fine giugno, quando la ballata, da rito identitario e religioso, si è trasformata in gara accesa e indecorosa, con cori volgari, sfide e contrasti tra paranze.
Nel documento ufficiale si parla di «grave lesione del decoro» e di danno all’immagine della Festa, che dal 2013 gode del riconoscimento Unesco come patrimonio immateriale dell’umanità. Proprio per questo, ci si interroga ora sulla tenuta dei requisiti legati al prestigioso sigillo internazionale.
Altre sanzioni e revoche
Oltre alle sospensioni, la Fondazione ha:
incamerato 3.000 euro di cauzione dai Maestri di Festa per mancata vigilanza;
revocato l’assegnazione del Giglio del Beccaio, che avrebbe dovuto essere affidato alla paranza Gioventù Bruscianese.
A peggiorare il quadro, la durata estenuante della ballata, protrattasi fino alle 14 del lunedì, tra le proteste dei residenti e la fatica dei cullatori, già denunciata negli anni passati.
Un segnale di fermezza
Il provvedimento, definito da molti come un vero e proprio “daspo della Festa dei Gigli”, segna un cambio di passo nella gestione dell’evento.
L’obiettivo è quello di ristabilire ordine, sobrietà e rispetto in una tradizione millenaria che rappresenta non solo la città di Nola, ma l’intero patrimonio culturale campano.





