La Guardia di Finanza ha sequestrato il centro studi “Forma Mentis”, specializzato nel recupero degli anni scolastici e nella preparazione agli esami di maturità. L’inchiesta, coordinata dal pm Stefano Dambruoso e condotta dal Nucleo di polizia economica e finanziaria, ha portato alla luce un presunto sistema criminale che avrebbe garantito diplomi facili dietro pagamento.

L’organizzazione e il ruolo dei “diplomifici”

Secondo gli investigatori, un gruppo composto da dieci persone si avvaleva della complicità di alcuni istituti paritari tra Marche e Campania, ritenuti veri e propri “diplomifici”. Attraverso questi canali, gli studenti bolognesi avrebbero potuto ottenere la maturità pagando fino a 6.000 euro.

Il provvedimento di sequestro del gip ha riguardato:

il centro “Forma Mentis” di Bologna, con un’unità locale a Firenze,

una scuola paritaria nel Napoletano,

una società bolognese collegata,

oltre 90.000 euro in contanti e disponibilità finanziarie.

Reati contestati e modalità della frode

I reati ipotizzati, a vario titolo, sono associazione a delinquere, corruzione e falso ideologico.
Le indagini, concentrate sull’anno scolastico 2023-2024, hanno documentato un sistema ben organizzato:

utilizzo di broker per indirizzare gli studenti verso scuole compiacenti;

produzione di false attestazioni sui percorsi PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento);

autodichiarazioni fittizie di domicilio in comuni della Campania, per simulare la frequenza presso istituti locali;

redazione dei compiti scritti senza indicazione di data;

predisposizione di pagelle false firmate dai dirigenti scolastici coinvolti.

Un business sull’istruzione

L’inchiesta mette in luce un meccanismo che sfruttava le fragilità del sistema scolastico e la complicità di istituti paritari per trasformare il diploma in un titolo “acquistabile”, minando la credibilità dell’intero percorso formativo.