Più illuminazione e più telecamere per aumentare la sicurezza urbana. Il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica ha approvato 31 progetti di videosorveglianza presentati da altrettanti comuni dell’area metropolitana di Napoli. I progetti, valutati positivamente anche dal punto di vista tecnico dalla Zona Telecomunicazioni della Polizia di Stato, sono stati trasmessi al Ministero dell’Interno per la richiesta di finanziamento.

I comuni coinvolti

Gli interventi interesseranno centri urbani, periferie, vie di accesso, parchi e aree pubbliche di interesse collettivo. Tra i comuni che beneficeranno del potenziamento figurano: Arzano (dove saranno attivati 16 siti di controllo), Caivano, Casoria, Castellammare di Stabia, Forio d’Ischia, Gragnano, Massa Lubrense, Piano di Sorrento, Quarto, San Giorgio a Cremano, San Giuseppe Vesuviano, Sant’Antonio Abate, Volla e altri.

La cornice normativa

L’iniziativa rientra nell’ambito del decreto legge 20 febbraio 2017 n. 14, che individua la videosorveglianza come uno degli strumenti prioritari per la prevenzione e il contrasto alla criminalità diffusa. Per partecipare al bando ministeriale, ogni sindaco ha sottoscritto con il prefetto Michele di Bari un Patto per la sicurezza urbana.

Costi e gestione

I comuni hanno assunto l’impegno formale di garantire la sostenibilità economica dei sistemi per almeno cinque anni, coprendo i costi di manutenzione e gestione.

Presso la Prefettura è stata inoltre istituita una Cabina di regia, composta da rappresentanti delle Forze di polizia e della Polizia locale, con il compito di monitorare l’attuazione dei Patti con cadenza semestrale.

L’obiettivo

«L’iniziativa riveste particolare importanza – sottolinea la Prefettura – perché consente di implementare la dotazione tecnologica per la sicurezza dei territori, rappresentando al tempo stesso un fondamentale strumento di supporto all’attività investigativa delle Forze dell’ordine».