"Togliete l'amicizia agli ebrei sui social", prof universitario nella bufera

All’Università di Palermo si è accesa una dura polemica dopo le dichiarazioni del professor Luca Nivarra, ordinario di Diritto civile e decano del Dipartimento di Giurisprudenza. In un post sui social...

27 agosto 2025 08:30
"Togliete l'amicizia agli ebrei sui social", prof universitario nella bufera -
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All’Università di Palermo si è accesa una dura polemica dopo le dichiarazioni del professor Luca Nivarra, ordinario di Diritto civile e decano del Dipartimento di Giurisprudenza. In un post sui social, Nivarra ha invitato a «togliere l’amicizia su Facebook agli ebrei», definendo tale gesto un segnale, seppur simbolico, contro quello che ha chiamato “Olocausto palestinese”.

Secondo il docente, anche gli ebrei che si dichiarano contrari alle azioni del governo israeliano sarebbero complici, in quanto contribuirebbero a “coprire l’orrore” con la loro posizione.

La replica del rettore Midiri

Immediata la presa di posizione del rettore Massimo Midiri, che ha respinto con decisione l’appello del professore:

«Invitare a togliere i contatti su Facebook agli ebrei è una proposta che rischierebbe di alimentare le stesse dinamiche che afferma di voler contrastare. Su temi complessi come il conflitto in Medio Oriente la strada da percorrere deve essere quella del dialogo e del confronto critico, non dell’isolamento».

Midiri ha ricordato che l’Ateneo ha approvato più volte, nel 2024 e nel 2025, mozioni sul conflitto israelo-palestinese: documenti nei quali sono state condannate sia le violenze di Hamas del 7 ottobre, sia l’azione militare israeliana a Gaza, sottolineando la difesa dei diritti umani e la ferma opposizione a ogni forma di violenza.

Secondo il rettore, le parole di Nivarra rappresentano un’iniziativa personale «culturalmente pericolosa» e lontana dai valori dell’Università di Palermo.

L’intervento del ministro Bernini

Sulla vicenda è intervenuta anche la ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, che ha definito le parole di Nivarra «inaccettabili»:

«Non offendono soltanto il popolo ebraico, ma tutti coloro che si riconoscono nei valori del rispetto e della convivenza civile».

Bernini ha sottolineato l’importanza della risposta del rettore Midiri, che rappresenterebbe una «presa di distanza netta e doverosa», in linea con i principi dell’accademia e della società civile.

Un dibattito destinato a proseguire

Il caso ha acceso il dibattito pubblico su due livelli: da un lato la libertà di espressione dei docenti universitari, dall’altro i limiti di affermazioni che rischiano di alimentare discriminazioni e polarizzazioni.

La vicenda, al di là della controversia specifica, evidenzia ancora una volta la difficoltà di mantenere un dibattito costruttivo sul conflitto in Medio Oriente, un tema che richiede equilibrio, responsabilità e un costante impegno per la ricerca di soluzioni pacifiche.

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