Aumentano i casi di intossicazione alimentare da botulino in provincia di Cosenza. Il bilancio aggiornato è di 12 persone colpite, con un decesso: un uomo di 52 anni.
>Secondo le autorità sanitarie, nove pazienti sono attualmente ricoverati in Terapia intensiva e Rianimazione, mentre tre si trovano nel Pronto soccorso dell’ospedale Annunziata, sotto stretto monitoraggio.
Due pazienti, una donna di 44 anni e un ragazzo di 16, sono stati intubati, ma nessuno dei ricoverati si trova in condizioni definite critiche.
Origine dell’intossicazione
Il direttore generale dell’Azienda ospedaliera Annunziata, Vitaliano De Salazar, ha dichiarato che tutti i casi sarebbero collegati a consumazioni avvenute sul lungomare di Diamante, dove le vittime avrebbero acquistato panini con broccoli presso un camioncino ambulante.
“Vista la sintomatologia, si presume che abbiano mangiato tutti lo stesso cibo”, ha spiegato De Salazar.
Indagini e misure adottate
La Procura di Paola, guidata dal procuratore capo Domenico Fiordalisi, ha aperto un’inchiesta e disposto il sequestro del food truck sospettato di aver venduto gli alimenti contaminati.
I primi due casi si sono registrati mercoledì scorso. La tossina botulinica ha un periodo di incubazione che può variare da 72 ore a 7 giorni.
Fin dall’inizio, le autorità locali hanno attivato una collaborazione con:
Ministero della Salute
Centro Antiveleni di Pavia
Prefettura di Cosenza
ASL e 118
Un ringraziamento particolare è inoltre rivolto all’ospedale San Camillo di Roma, che ha messo a disposizione la propria piattaforma per elicotteri, consentendo il rapido trasporto dei sieri autorizzati dal Ministero e dal Centro Antiveleni.
L’allerta sanitaria
“L’intossicazione alimentare da botulino è avvenuta qui, ma può accadere ovunque”, ha precisato De Salazar, invitando alla massima attenzione nella preparazione e conservazione degli alimenti.