Il Governo italiano ha introdotto una nuova misura di sostegno al reddito dedicata ai disoccupati: si tratta del Bonus SaR 2025, acronimo di Sostegno al Reddito. Questo contributo economico una tantum si aggiunge agli strumenti già esistenti per aiutare chi ha perso il lavoro, rappresentando un ulteriore supporto temporaneo in un periodo di difficoltà occupazionale.

Bonus SaR 2025: cos’è e a chi spetta
Il Bonus SaR non è un’indennità di disoccupazione ordinaria come la NASpI, ma una misura complementare destinata a lavoratori disoccupati in possesso di determinati requisiti contributivi e di anzianità lavorativa. Si inserisce nell’ambito delle politiche attive per il lavoro, con l’obiettivo di agevolare la transizione tra due occupazioni o offrire un sostegno a chi è in attesa di ricollocazione.

Possono richiederlo i lavoratori che:

si trovano in stato di disoccupazione involontaria (sono esclusi, salvo giusta causa, coloro che si dimettono volontariamente);

risultano disoccupati da almeno 45 giorni;

abbiano maturato almeno 110 giorni di lavoro negli ultimi 12 mesi;

oppure, in alternativa, 90 giorni di lavoro (o 360 ore) nel caso di contratti MOG (Monte Ore Garantito) o part-time.

Gli importi previsti: fino a 1000 euro
Il Bonus SaR 2025 prevede due fasce di contributo:

1000 euro lordi, per chi ha lavorato almeno 110 giorni nell’ultimo anno o ha completato la procedura MOL;

780 euro lordi, per chi ha maturato almeno 90 giorni di lavoro (o 360 ore in caso di part-time/MOG).

Come e quando fare domanda
La misura sarà attiva nel corso del 2025, con modalità di richiesta che saranno definite da un decreto attuativo. Si consiglia di monitorare il sito del Ministero del Lavoro o dell’INPS per aggiornamenti ufficiali su tempi, moduli e piattaforme da utilizzare per presentare domanda.