Nel 2025 sono numerose le misure economiche attivate in favore delle famiglie e dei giovani italiani. Tra queste, spiccano il Bonus Nuovi Nati, recentemente prorogato dall’INPS, e il Bonus Affitto per gli under 31, che offre importanti detrazioni fiscali a chi stipula un contratto di locazione.

Bonus Nuovi Nati 2025: più tempo per presentare domanda
L’INPS ha ufficializzato nei giorni scorsi un’estensione dei termini per richiedere il Bonus Nuovi Nati, il contributo una tantum da 1.000 euro previsto per ogni figlio nato o adottato a partire dal 1° gennaio 2025. Inizialmente era necessario presentare domanda entro 60 giorni dall’evento, ma con la nuova disposizione il termine è stato prorogato a 120 giorni.

Questa misura, per la quale il Governo ha destinato 330 milioni di euro, mira a sostenere economicamente le famiglie nella fase iniziale della genitorialità. La richiesta deve essere effettuata attraverso il portale online dell’INPS, accedendo con SPID, CIE o CNS.

Bonus Affitto 2025 per under 31: requisiti e importi
Il Bonus Affitto Giovani rappresenta un’importante agevolazione fiscale per chi ha tra i 20 e i 31 anni e un reddito complessivo non superiore a 15.493 euro annui. La misura si applica a coloro che stipulano un contratto di locazione ad uso abitativo — anche per una singola stanza — a condizione che l’immobile sia adibito a residenza principale.

Quanto si risparmia con il Bonus Affitto?
Il beneficio consiste in una detrazione dall’imposta lorda pari a:

991,60 euro annui, oppure

il 20% del canone di locazione, fino a un massimo di 2.000 euro all’anno.

La detrazione è valida per i primi quattro anni del contratto, a condizione che vengano mantenuti i requisiti anagrafici e reddituali in ciascun anno di imposta.

Condizioni e obblighi per accedere all’agevolazione
Per ottenere il Bonus Affitto, è essenziale:

Avere un contratto di locazione regolare (non transitorio);

Dichiarare l’immobile come abitazione principale;

Effettuare i pagamenti esclusivamente con metodi tracciabili (es. bonifico);

Conservare tutta la documentazione dei pagamenti, da esibire in caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Questa misura non prevede l’erogazione diretta di denaro, ma si configura come una riduzione dell’imposta dovuta in sede di dichiarazione dei redditi.