Gli aumenti previsti per il mese di settembre 2025 sono confermati dall’INPS e basati sulle tabelle pensionistiche in vigore da gennaio 2025. Tuttavia, a differenza di quanto avvenuto ad agosto, nel cedolino di settembre non sarà presente la quattordicesima mensilità, destinata solo ad alcuni beneficiari.
Chi ha ricevuto la quattordicesima INPS ad agosto
Non tutti i pensionati ricevono la quattordicesima. Si tratta di un assegno aggiuntivo corrisposto solo a chi possiede determinati requisiti:
Età minima: almeno 64 anni compiuti entro il 31 dicembre dell’anno di riferimento;
Tipologia di pensione: devono percepire una pensione di vecchiaia, anticipata, di invalidità contributiva o pensione ai superstiti;
Limiti di reddito: l’importo della quattordicesima varia in base al reddito individuale e agli anni di contributi.
Sono esclusi dal beneficio i titolari di pensione sociale o assegno sociale. Chi non ha maturato il requisito anagrafico entro dicembre 2024 o chi supera le soglie reddituali stabilite dall’INPS non ha diritto alla prestazione aggiuntiva.
Aumenti di settembre 2025: cosa cambia nell’assegno
L’importo dell’assegno pensionistico di settembre 2025 sarà aggiornato secondo le tabelle di rivalutazione introdotte a inizio anno, come da indicazioni ufficiali INPS. Questi aumenti sono il risultato dell’adeguamento all’indice di inflazione e rientrano nella normale revisione annuale degli importi previdenziali.
Si tratta quindi di incrementi permanenti e non una tantum, validi per tutti i mesi successivi, in proporzione al trattamento pensionistico percepito.
Tabelle INPS pensioni 2025: cosa indicano
Le tabelle INPS 2025 stabiliscono gli importi rivalutati delle pensioni in base a fasce di reddito e percentuali di adeguamento. Ad esempio, gli assegni più bassi beneficiano di una rivalutazione integrale, mentre per quelli più alti l’incremento è progressivamente ridotto.
Le tabelle sono disponibili sul sito ufficiale dell’INPS e possono variare per chi percepisce trattamenti multipli, come pensioni integrate al minimo o pensioni di reversibilità cumulate con altri redditi.