Dopo oltre un anno di trattative e l’ennesima fumata nera dello scorso 2 luglio, l’Aran rilancia con una nuova proposta economica per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale delle Funzioni locali, che riguarda circa 480mila dipendenti di Comuni e Regioni. L’obiettivo è chiudere l’accordo entro fine anno per garantire l’erogazione degli aumenti in busta paga prima del 2026.

Il nuovo incontro con i sindacati è in programma oggi, e già si preannuncia decisivo. Cisl e Csa si dicono pronte a firmare. Più cauta la posizione di Cgil e Uil, che ritengono insufficienti le risorse stanziate dal governo per compensare la perdita del potere d’acquisto causata da un’inflazione accumulata del +16% nel triennio 2022-2024.

Gli aumenti previsti
La nuova bozza prevede un aumento del trattamento tabellare attraverso il conglobamento parziale dell’indennità di comparto. Un terzo di quest’ultima verrà integrato direttamente nello stipendio, con i seguenti incrementi mensili lordi:

Funzionari ed elevate qualificazioni: da 144 a 158,48 euro

Istruttori: 145,50 euro

Operatori esperti: circa 129 euro

Operatori semplici: da 113 a 122,48 euro

Ne risulterà un aumento delle retribuzioni tabellari annue, al netto della tredicesima, così distribuito:

25.114 euro per funzionari e elevate qualificazioni

23.138 euro per istruttori

20.583 euro per operatori esperti

19.753 euro per operatori semplici

Rispetto alla precedente bozza, l’incremento medio mensile cresce di 14,37 euro per i funzionari e di quasi 9 euro per gli operatori semplici.

Le novità contrattuali
Oltre agli adeguamenti retributivi, la nuova bozza include:

Maggiori possibilità di sviluppo economico per i dipendenti dei piccoli Comuni

Compensi più elevati per la Polizia locale con incarichi di elevata qualificazione

Nuove regole sul lavoro festivo infrasettimanale

Il contesto politico e sindacale
Il clima resta teso. La senatrice del M5s Vincenza Aloisio ha depositato un’interrogazione parlamentare denunciando lo stallo delle trattative e definendo «minimi e inefficaci» gli spostamenti di risorse proposti dall’Aran.

Cgil e Uil insistono affinché venga colmato il divario salariale con i dipendenti delle Funzioni centrali, il cui contratto 2022-2024 è già stato rinnovato lo scorso gennaio.

Nel frattempo, il governo ha introdotto nel decreto PA una norma “sblocca-stipendi” che consente agli enti locali virtuosi di superare il tetto al trattamento accessorio, con aumenti potenziali fino a 300 euro mensili.

Le prossime tappe
Il tempo stringe: una volta sottoscritto l’accordo, serviranno altri 4-5 mesi per i controlli amministrativi prima che gli aumenti diventino effettivi. Dopo l’estate, il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, presenterà gli atti di indirizzo per la prossima tornata contrattuale.