Un drammatico episodio si è consumato nelle scorse ore nei pressi di piazza Carolina, nel cuore del capoluogo campano. Secondo quanto emerge dalle prime ricostruzioni, un uomo di 77 anni avrebbe ucciso il fratello di 80 anni per poi togliersi la vita. A parlare della vicenda è un vicino di casa, che descrive l’accaduto come “una tragedia annunciata, anche se forse non in questi termini. È l’epilogo di una triste storia”, afferma.

I due protagonisti della vicenda sono Franco Poce, ex sagrestano, e Raffaele Poce, ex guardia giurata. Franco, secondo quanto riferito dai residenti della zona, viveva in condizioni di grave disagio: solo, malato, privo di acqua, luce e gas. “Ad aprile – racconta un vicino – scoppiò un incendio in casa. Intervenimmo io e un medico del palazzo. Franco riportò ustioni alle gambe. I rapporti col fratello erano tesi, c’erano frequenti litigi”.

Secondo un’ipotesi condivisa da più residenti, Raffaele Poce, scoprendo di essere gravemente malato a sua volta, avrebbe temuto di non poter più prendersi cura del fratello e, sopraffatto dalla disperazione, avrebbe compiuto il gesto estremo.

La mattina della tragedia, Raffaele aveva citofonato a una vicina per farsi aprire il portone, comportamento che – secondo la donna – non aveva destato sospetti: “Mi è sembrato tranquillo. Lo aveva già fatto in passato per non disturbare il fratello”.

Poco dopo il delitto, anche la moglie dell’ex guardia giurata è entrata nell’abitazione, uscendone subito per chiedere aiuto.

Le autorità hanno avviato un’indagine per chiarire con precisione la dinamica dei fatti e le motivazioni che hanno portato al tragico gesto.