Ancora un episodio di violenza estrema contro gli animali a Napoli. Due cani sono stati ritrovati in condizioni drammatiche all’interno di una cantina in un edificio abbandonato tra via Principe di San Nicandro, al confine tra i quartieri di San Giovanni a Teduccio e Barra. Uno dei due animali è stato trovato morto di fame e di sete, mentre l’altro è stato salvato in extremis, ridotto a uno scheletro vivente.

Le accuse e l’indignazione
Secondo le prime testimonianze, a rinchiudere i cani sarebbe stata una giovane donna, operatrice sanitaria privata, che lavorerebbe insieme al padre nel servizio di ambulanze. Le accuse parlano di un gesto volontario, premeditato e motivato da presunte vendette personali. Un fatto che ha suscitato sdegno tra cittadini e attivisti, considerando la professione dell’indagata: “Chi dovrebbe salvare vite – ha dichiarato un volontario – ha invece condannato due creature indifese a una morte atroce”.

L’intervento delle autorità
A segnalare il caso è stato un gruppo di volontarie animaliste, accorse sul posto dopo aver ricevuto un allarme da un residente. Polizia di Stato, polizia veterinaria e personale dell’ASL sono intervenuti immediatamente, documentando la scena e raccogliendo le denunce.

Il caso è stato portato all’attenzione del deputato di Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, da anni impegnato nella tutela degli animali.

Borrelli: “Una tortura, non solo maltrattamento”
“Se le accuse fossero confermate – ha dichiarato Borrelli – non si tratterebbe solo di maltrattamento, ma di tortura. Un atto di una crudeltà disumana. Chiederemo che vengano accertate tutte le responsabilità e che si proceda con la massima severità. Chi maltratta o uccide un animale è un criminale senza coscienza, e chi tace di fronte a questi atti è complice.”

L’appello dei cittadini
L’indignazione si è diffusa anche sui social, dove sono state pubblicate le prime immagini e denunce informali. “Denunciate, sempre. Non chiudete gli occhi – è l’appello lanciato da cittadini e attivisti – La giustizia deve arrivare, per chi ha perso la vita, per chi è sopravvissuto, e per tutti gli animali ancora vittime dell’indifferenza e della crudeltà umana.”