I frequentatori della spiaggia pubblica La Rotonda di Castellammare si rivolgono al deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, per denunciare una situazione che definiscono “intollerabile e fuori controllo”.

Secondo le segnalazioni pervenute, la spiaggia sarebbe stata recentemente oggetto di interventi abusivi. In particolare, alcuni soggetti avrebbero modificato la conformazione naturale del litorale, rimuovendo le pietre rocciose con mezzi meccanici allo scopo di creare più spazio da destinare al noleggio giornaliero di lettini e sdraio. Un’operazione priva di autorizzazione, finalizzata – secondo i denuncianti – a ottenere un guadagno illecito a danno dell’ambiente e dell’interesse collettivo.

Parcheggi gestiti abusivamente e minacce
La situazione si aggrava nei pressi della strada di accesso alla spiaggia, dove due individui si improvvisano parcheggiatori abusivi. Pretendono 5 euro per consentire la sosta in modalità non conforme alla segnaletica orizzontale, posizionando le auto in verticale per ricavare più spazio. Chi si rifiuta di pagare – raccontano i bagnanti – è minacciato e talvolta ostacolato nell’accesso alla spiaggia, anche se accompagnato da bambini.

Una dinamica simile viene segnalata anche in un’altra spiaggia pubblica nei pressi della Marina di Stabia, dove un altro parcheggiatore abusivo avrebbe minacciato ripercussioni su auto e famiglie in caso di mancato pagamento.

L’intervento di Borrelli: “Servono presidi e pene severe”
«Siamo alle solite: cittadini onesti assediati da farabutti e da chi vive di espedienti e prepotenze», ha dichiarato il deputato Francesco Emilio Borrelli, che ha ricevuto direttamente le segnalazioni e le immagini a corredo.
«È inaccettabile che su suolo pubblico vigano logiche private e criminali, senza che vi siano controlli o presidi adeguati. Ignorare questo sottobosco di attività illegali significa abbandonare i cittadini e lasciare campo libero a chi delinque».

Borrelli ha inoltre sottolineato la necessità di una risposta immediata e concreta:
«Occorrono controlli regolari, interventi delle forze dell’ordine e pene severe per chi infrange la legge. Non possiamo continuare a farci trovare impreparati di fronte a reati che si ripetono ciclicamente e che pesano sulle comunità locali».