Dopo giorni di caldo estremo alimentato dall’anticiclone africano, sull’Italia è in arrivo una brusca svolta meteorologica. A partire da domenica 15 giugno, masse di aria fredda provenienti dall’Atlantico potrebbero causare forti temporali, venti intensi e grandinate, anche di grosse dimensioni.
Secondo i meteorologi, una “goccia fredda” in quota si sta muovendo verso la Penisola. Si tratta di un sistema instabile, difficile da prevedere, il cui movimento non è guidato da un flusso prevalente: per questo motivo i fenomeni risulteranno sparsi, disorganizzati e imprevedibili.
Perché il rischio è alto: lo scontro tra caldo africano e aria fredda
Le ondate di calore estive, con temperature fino a 40°C, creano condizioni ideali per fenomeni estremi quando incontrano aria più fredda. Lo scontro tra masse d’aria di temperatura differente può generare:
nubifragi improvvisi,
grandinate violente,
temporali localmente intensi,
forti raffiche di vento.
Previsioni meteo: ecco cosa accadrà da domenica 15 a martedì 17 giugno
Domenica 15 giugno
Nord: mattinata stabile, ma nel pomeriggio temporali su Alpi, Prealpi, Pedemontana, Piemonte e Lombardia. Miglioramento in serata.
Centro: tempo soleggiato con locali rovesci pomeridiani su Appennino Tosco-Emiliano, Lazio e Abruzzo.
Sud: stabile e molto caldo, venti deboli variabili, in nottata Libeccio in rinforzo sul Mar Ligure.
Lunedì 16 giugno
Nord: temporali diffusi su est Lombardia, Triveneto ed Emilia Romagna. Possibili grandinate.
Centro: stabile ma con rovesci sull’Appennino toscano e marchigiano. Possibile peggioramento in nottata sulle Marche.
Sud: ancora soleggiato. Temperature in calo al Nord, stabili o in aumento al Sud.
Martedì 17 giugno
Nord e Centro-Est: instabilità su est Lombardia, Triveneto, Emilia Romagna, interne appenniniche e Adriatico. Attesi rovesci forti e grandinate.
Sud e isole maggiori: clima migliore, ma in calo le temperature. Venti sostenuti e mari mossi.
Cosa aspettarsi nei giorni successivi?
La “goccia fredda” dovrebbe attraversare l’Italia da nord a sud fino a giovedì 19 giugno, portando instabilità diffusa. Non è possibile al momento localizzare con precisione le aree più colpite, data la natura disorganizzata del fenomeno.