Oggi è cominciata la Maturità 2025, ma la Polizia di Stato è al lavoro già da un mese per la sicurezza cibernetica dei maturandi di quest’anno. La campagna “Maturità al sicuro” non si limita alla smentita delle bufale, come tutti si limitano a credere: punta anche a ricordare agli studenti le regole essenziali da rispettare, come la necessità di presentarsi con un documento d’identità valido o il divieto di portare fogli personali in aula, a eccezione di quelli distribuiti dalla commissione.
Tra le convinzioni errate più diffuse, una riguarda l’idea che la Polizia sia in grado di monitorare da remoto i cellulari degli studenti per accertarsi che non stiano copiando: un’informazione completamente infondata. Allo stesso modo, quasi la metà dei maturandi crede – erroneamente – che i commissari abbiano il diritto di perquisire i candidati alla ricerca di dispositivi non autorizzati.
Un’altra falsa convinzione, ancora piuttosto comune, è quella secondo cui sarebbe possibile conoscere in anticipo le tracce delle prove scritte, magari cercandole su internet nei giorni precedenti all’esame.
Ecco perchè iniziative come quella portata avanti da Polizia di Stato e Skuola.net risultano fondamentali per garantire agli studenti un’informazione corretta e per tutelarli da fonti ingannevoli che rischiano di generare stress e distrazione in un momento già delicato.
Proprio per offrire supporto concreto ai maturandi, anche quest’anno il Commissariato di Polizia online sarà disponibile per rispondere a dubbi e domande, aiutando i ragazzi a orientarsi tra le tante informazioni che circolano sul web.