Un’esplosione devastante ha sconvolto il cuore di Napoli nella serata di ieri, intorno alle 19:10, trasformando un deposito al piano terra di via Peppino De Filippo – traversa di via Foria – in uno scenario di distruzione. Una fuga di gas ha causato il crollo del solaio del primo piano e ha provocato un bilancio drammatico: un morto e quattro feriti.
Chi è la vittima dell’esplosione
A perdere la vita è stato Giovanni Scala, 57 anni, il cui corpo è stato recuperato solo in tarda serata, intorno alle 22, dopo ore di ricerche tra le macerie. L’uomo si trovava proprio all’interno del locale dove si è verificata la deflagrazione.
La dinamica: fuga di gas e crollo
Secondo le prime ricostruzioni, l’esplosione sarebbe avvenuta in un deposito al piano terra, presumibilmente per una perdita di gas da alcune bombole. Il locale sarebbe riconducibile ai gestori del ristorante “Da Corrado”, situato sul lato opposto di via Foria. L’impatto dell’esplosione è stato talmente violento da causare il crollo del solaio e danni strutturali agli edifici vicini.
Tra i più colpiti anche il ristorante “’A Figlia d’o Marenaro”, tra i più noti della zona, che ha subito danni a una delle sale interne. Vicinissimo all’area anche l’hotel “Real Orto Botanico”, che fortunatamente non ha registrato vittime tra i clienti.
Feriti: una donna gravemente, altri tre in modo lieve
Tra i feriti si segnala una donna residente al primo piano dell’edificio coinvolto. La signora, Rita N., è precipitata nel vuoto dopo che il pavimento del suo appartamento è stato letteralmente sventrato. È stata soccorsa in codice rosso e trasportata d’urgenza all’ospedale Pellegrini. Le sue condizioni sono serie ma stabili, secondo le prime informazioni mediche.
Altri tre passanti hanno riportato lievi escoriazioni e sono stati medicati sul posto. Considerando l’orario e la zona molto frequentata, il bilancio avrebbe potuto essere ben più tragico.
Intervento immediato dei soccorsi
Sul posto sono intervenuti immediatamente polizia, carabinieri, guardia di finanza, vigili del fuoco, 118 e polizia municipale. Le forze dell’ordine hanno avviato un’indagine congiunta per chiarire l’origine esatta della fuga di gas e accertare eventuali responsabilità.





