Tensione altissima al termine della finale provinciale di calcio maschile Under 16 disputata a Napoli, dove si è consumato un grave episodio di violenza. A scatenare il caos, la vittoria dell’Ischia Calcio sulla Cantera Napoli con un netto 4 a 0. Al termine del match, infatti, una discussione tra alcuni presenti sugli spalti e sul terreno di gioco è degenerata rapidamente in una vera e propria rissa, con momenti di panico generale.

Secondo quanto denunciato dal deputato dell’Alleanza Verdi e Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, si sarebbe verificato anche un sequestro di persona, con decine di persone – tra cui ragazzi, familiari e tifosi – impossibilitati a lasciare l’impianto sportivo San Gennaro alla Sanità.

“Le immagini della rissa sono state trasmesse in diretta da un presente sugli spalti – ha raccontato Borrelli – ma il video è stato rimosso poco dopo. Tuttavia, sulla bacheca Facebook della persona che ha girato il filmato è rimasto un post allarmante in cui si legge: ‘Siamo bloccati nel campo San Gennaro alla Sanità, non possiamo uscire. Mandate subito forze dell’ordine, polizia e carabinieri’”.

L’intervento dei Carabinieri si è reso necessario per ristabilire l’ordine e garantire la sicurezza. Le forze dell’ordine hanno dovuto scortare la squadra ospite, i suoi familiari e i sostenitori all’esterno dell’impianto, per evitare ulteriori tensioni.

Il parlamentare, dopo aver visionato personalmente il filmato, ha condannato duramente l’accaduto:

“È inaccettabile che una partita tra ragazzi under 16 si trasformi in un teatro di violenza. Ancora più grave è vedere che, a dare il cattivo esempio, siano genitori e adulti. Serve un’indagine approfondita per identificare i responsabili e applicare sanzioni esemplari. Lo sport dovrebbe insegnare il rispetto, non alimentare comportamenti da codice penale”.

L’episodio, che ha scosso la comunità sportiva locale, riaccende il dibattito sulla sicurezza negli impianti sportivi giovanili e sul ruolo educativo che lo sport dovrebbe ricoprire.