I lavori per la realizzazione della linea Alta Velocità Napoli-Bari procedono secondo le tempistiche previste, senza ritardi significativi né scostamenti rilevanti rispetto al piano finanziario iniziale. A rassicurare sull’andamento del progetto è stato Lucio Menta, direttore Investimenti di Rete Ferroviaria Italiana (RFI), intervenuto a Napoli durante un convegno organizzato dall’ACEN (Associazione Costruttori Edili Napoli).

Secondo Menta, i cantieri sono attualmente in una fase avanzata. Le prime tratte entreranno in funzione già entro la fine del 2025. In particolare:

Cancello–Frasso sarà attiva entro la fine di quest’anno,

Napoli–Cancello sarà avviata nei primi mesi del 2026, consentendo l’interconnessione diretta tra Napoli e la stazione di Afragola, destinata a diventare un hub intermodale di rilievo.

Nel corso del 2026, saranno operative anche le tratte:

Frasso–Telese

Telese–Vitulano

Per quanto riguarda la tratta di valico appenninico, la più complessa dal punto di vista tecnico e ingegneristico a causa della conformazione del territorio, Menta ha precisato che la realizzazione è in corso e il completamento è previsto entro il 2028. Sebbene siano emerse criticità, in particolare nel tratto Apice–Irpinia, non si prevede alcun ritardo rispetto alla pianificazione.

Risorse confermate: investimento complessivo di sei miliardi di euro
Sul piano economico, Menta ha confermato che l’intero progetto si mantiene in linea con i costi stimati, ovvero circa sei miliardi di euro. Alcune difficoltà incontrate in corso d’opera hanno comportato incrementi contenuti, ma senza variazioni significative sull’investimento complessivo.

Rimodulazione del PNRR e adattamento dei finanziamenti
Infine, il direttore Investimenti di RFI ha illustrato l’adeguamento delle fonti di finanziamento nell’ambito della rimodulazione del PNRR, in particolare per il tratto Apice–Irpinia, che è stato suddiviso in “parti d’opera” per tenere conto della prossimità delle scadenze del piano europeo. Questa strategia ha consentito di:

Riconvertire fondi su tratte precedentemente escluse dal PNRR, come la Napoli–Cancello e la Cancello–Frasso, in quanto precedentemente coperte da finanziamenti europei solo al 50%

Riorganizzare gli interventi in funzione del loro avanzamento e della loro rilevanza strategica

Tale approccio è stato concordato con il Ministero delle Infrastrutture e validato dalla Commissione Europea, permettendo di destinare le risorse disponibili in modo più efficiente, ad esempio completando singoli lotti funzionali come gallerie già scavate.