Una tragica confusione tra operai e presunti ladri ha portato all’arresto di un uomo di 80 anni, che ha sparato un colpo di fucile contro due tecnici dell’Enel, impegnati in un intervento notturno per riparare un guasto alla linea elettrica.

L’episodio è avvenuto nella notte tra il 13 e il 14 maggio e ha coinvolto anche il figlio dell’anziano, presente al momento dello sparo.

Scambiati per ladri: la ricostruzione dei fatti
Secondo quanto ricostruito dagli agenti del commissariato di Ariano Irpino, l’anziano e il figlio, notando movimenti nei pressi della rete elettrica, si sarebbero insospettiti. A bordo della loro auto si sarebbero avvicinati agli operai, convinti si trattasse di ladri, e uno dei due avrebbe sparato un colpo di fucile dal finestrino.

Fortunatamente nessuno è rimasto ferito, ma l’intervento immediato delle forze dell’ordine ha permesso di risalire ai responsabili e avviare le indagini.

Le accuse e i sequestri
Durante la perquisizione dell’abitazione dell’anziano, la polizia ha rinvenuto:

Alcuni fucili regolarmente denunciati;

Un’arma clandestina, ricavata da una canna di fucile montata su un treppiede in legno, senza matricola e contenente una cartuccia a pallettoni inesplosa.

Per questi motivi, l’80enne è stato:

Arrestato per detenzione di arma clandestina;

Denunciato, insieme al figlio, per porto abusivo di armi ed esplosioni pericolose.

Rischio escalation per eccesso di “difesa fai-da-te”
L’episodio riaccende i riflettori su un tema delicato: la sicurezza percepita e il crescente fenomeno dell’autodifesa privata che, in alcuni casi, può trasformarsi in un pericolo per innocenti.

La tensione notturna, la paura di furti e l’eccesso di reattività hanno portato a un gesto gravissimo che, solo per caso, non ha avuto conseguenze letali.