Aumenta la pressione sul vertice dell’EAV (Ente Autonomo Volturno), accusato da pendolari e cittadini di una gestione fallimentare del trasporto pubblico regionale. A guidare la mobilitazione è un comitato spontaneo, costituito da utenti stanchi dei continui disservizi sulle linee ferroviarie vesuviane.
Una situazione divenuta insostenibile
Secondo quanto dichiarato dai promotori della protesta, «la comunità è stremata da anni di disastri infrastrutturali, ritardi sistematici, soppressioni improvvise e condizioni di viaggio sempre più precarie». Le accuse sono rivolte direttamente al presidente Umberto De Gregorio, la cui gestione è definita «fallimentare».
Il comitato denuncia:
«Questo contesto di difficoltà persistente mette a rischio la mobilità quotidiana, l’incolumità degli utenti e l’economia del territorio. È nostro diritto avere un servizio di trasporto pubblico dignitoso e affidabile».
Le richieste del comitato: dimissioni e apertura ai privati
Per questa ragione sono state avviate due petizioni distinte su change.org. La prima chiede le dimissioni immediate del presidente De Gregorio. La seconda è indirizzata al Ministero delle Infrastrutture e mira a sollecitare una possibile apertura ai privati, per rilanciare la qualità del servizio.
Al momento, sono già oltre 300 le firme raccolte a sostegno dell’iniziativa. Il comitato sottolinea che l’obiettivo è dare voce ai pendolari, ai lavoratori, agli studenti e ai turisti colpiti da un sistema che definiscono inefficiente e pericoloso.
I disagi più gravi: guasti, fumo e deragliamenti
Le segnalazioni degli utenti sono numerose e documentate. Tra i problemi più ricorrenti si segnalano:
guasti tecnici frequenti,
convogli bloccati durante il tragitto,
emissioni di fumo dai vagoni,
e perfino episodi di “svio”, ossia deragliamenti dei treni, che hanno aumentato la preoccupazione generale per la sicurezza.