Proseguono le indagini sull’omicidio di Emanuele Durante, il 20enne ucciso lo scorso 15 marzo a Napoli mentre si trovava a bordo del suo scooter in via Santa Teresa degli Scalzi. Nelle ultime ore i carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Napoli hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due persone, ritenute responsabili dell’omicidio.
L’arresto è scaturito da un’articolata attività investigativa, che ha incluso l’analisi di immagini provenienti dai sistemi di videosorveglianza installati nella zona. Grazie a questi filmati, gli inquirenti sono riusciti a ricostruire alcune fasi cruciali del delitto, consolidando così il quadro probatorio a carico degli indagati.
Secondo quanto ricostruito, Durante si trovava in compagnia della sua ragazza al momento dell’agguato. Il giovane è colpito da un proiettile alla spalla, rivelatosi purtroppo mortale.
Il caso ha destato particolare attenzione anche per il legame familiare della vittima: Emanuele Durante era infatti parente di Annalisa Durante, la giovane tragicamente uccisa nel 2004 durante un conflitto a fuoco tra il boss Salvatore Giuliano e un gruppo di sicari.
Le indagini proseguono al fine di chiarire movente e dinamiche dell’agguato, mentre gli arrestati restano a disposizione dell’autorità giudiziaria.





