La Polizia di Napoli ha arrestato un uomo con l’accusa di tentato omicidio in concorso, in relazione a una sparatoria avvenuta lo scorso 25 febbraio in via Carbonara. Il fermato è stato trasferito in carcere su disposizione dell’autorità giudiziaria, mentre proseguono le indagini per identificare altri due complici ancora ignoti.
L’agguato dopo una serata in discoteca
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, tutto è iniziato con una serata trascorsa in discoteca. L’uomo arrestato, dopo essere allontanato dal locale dagli addetti alla sicurezza, avrebbe contattato la vittima – un organizzatore di eventi, incensurato – con il pretesto di saldare un conto.
L’incontro è fissato in via Carbonara, zona centrale di Napoli. Ma ad attendere la vittima non c’era una semplice chiarificazione: tre persone erano già sul posto, e una di loro ha esploso sei colpi di pistola, colpendo l’uomo alla gamba destra.
Ferite gravi: frattura e intervento chirurgico
La vittima era colpita in modo serio: ha riportato una frattura alla tibia destra, per la quale è stato necessario un intervento chirurgico. I medici hanno stabilito una prognosi di 41 giorni.
Subito dopo la sparatoria, gli aggressori sono fuggiti in direzione di piazza Garibaldi, facendo perdere le loro tracce.
Indagini e rilievi: bossoli e sangue sulla scena del crimine
La polizia scientifica è intervenuta sul luogo dell’agguato, rinvenendo sei bossoli calibro 9×21, una cartuccia inesplosa e visibili tracce di sangue. Grazie alle indagini e all’analisi dei tabulati, testimonianze e immagini di videosorveglianza, gli investigatori sono riusciti a risalire a uno degli autori dell’agguato.
Le indagini continuano: caccia ai complici
L’arrestato è ora in custodia cautelare in carcere, ma le ricerche continuano per identificare i due complici coinvolti nella sparatoria. Gli investigatori non escludono che l’agguato possa essere legato a precedenti dissidi o rapporti economici tra i soggetti coinvolti.





