Un giovane di 16 anni, originario di Napoli, è stato arrestato dalla Polizia di Padova con l’accusa di truffa aggravata ai danni di un’anziana. Il ragazzo, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, avrebbe messo in atto la cosiddetta “truffa del falso incidente”, riuscendo a sottrarre 5.000 euro in contanti a una donna di 78 anni residente a Campodarsego, in provincia di Padova.
Il tentativo di fuga e l’arresto alla stazione
Il giovane è intercettato dalla Squadra Mobile della Questura di Padova presso la stazione ferroviaria, mentre stava cercando di acquistare un biglietto per tornare a Napoli. Per accelerare l’acquisto, si sarebbe rivolto alle persone in fila chiedendo di passare avanti per non perdere il treno.
Ma è stato proprio durante il pagamento che ha insospettito gli agenti: il 16enne ha estratto un mazzo di banconote per una somma rilevante, destando l’attenzione della polizia presente in zona. Fermato per un controllo, il ragazzo non ha saputo fornire spiegazioni convincenti sull’origine del denaro. Ulteriori sospetti sono emersi quando gli agenti hanno scoperto che aveva fornito false generalità al momento della prenotazione del biglietto.
I precedenti e la scoperta del raggiro
Accompagnato in Questura per accertamenti, il minore è risultato avere precedenti per ricettazione. In parallelo, gli agenti stavano già indagando su una denuncia appena sporta da una pensionata, vittima di una truffa da 5.000 euro avvenuta proprio quella mattina.
Grazie all’analisi delle telecamere di videosorveglianza e a riscontri territoriali, è stato possibile ricollegare il giovane alla scena del raggiro. Le immagini lo collocano infatti nelle immediate vicinanze dell’abitazione della donna truffata, poco prima del colpo.
Arresto e trasferimento in carcere minorile
A conclusione delle indagini, il sedicenne è formalmente arrestato con l’accusa di truffa aggravata ai danni di persona anziana, reato particolarmente grave data la vulnerabilità della vittima. Il denaro estorto è interamente recuperato e sarà restituito alla legittima proprietaria.
Il giovane è trasferito presso il carcere minorile di Treviso, in attesa delle decisioni dell’autorità giudiziaria competente per i minori.