Un gesto apparentemente banale ha innescato una violenta escalation terminata con un colpo d’arma da fuoco. È accaduto nella notte tra venerdì 11 e sabato 12 aprile 2025 a Capoterra, nel Cagliaritano. La vicenda ha coinvolto un operaio 26enne di origine romena, residente ad Assemini, rimasto ferito alla spalla sinistra da un colpo d’arma da fuoco.
Il gesto che ha scatenato la lite
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il giovane avrebbe inavvertitamente pestato una zampa a un cane e, nonostante il dolore manifestato dall’animale, avrebbe reagito con indifferenza, senza scusarsi né preoccuparsi. Tale atteggiamento avrebbe irritato profondamente il proprietario del cane, un 49enne residente a Capoterra, che avrebbe reagito in maniera spropositata.
La sparatoria
La discussione tra i due è presto degenerata. Secondo quanto riferito dai testimoni, l’uomo avrebbe raggiunto il 26enne alle spalle in piazza Sardegna, esplodendo un colpo con un’arma da fuoco prima di darsi alla fuga a piedi. La vittima, colpita alla scapola sinistra, è riuscita comunque a chiedere aiuto e si è recata, accompagnato da conoscenti, presso la guardia medica di Capoterra intorno alle 3 del mattino.
I sanitari, constatata la gravità della ferita, hanno immediatamente disposto il trasferimento all’ospedale Brotzu di Cagliari, dove il giovane è attualmente ricoverato in attesa di un intervento chirurgico. Le sue condizioni sono serie, ma non tali da far temere per la vita.
Le indagini e l’arresto
I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Cagliari, insieme alle stazioni di Capoterra e Pula, hanno rapidamente avviato le indagini. Nel giro di poche ore, i militari hanno individuato e arrestato il 49enne, già tornato nella sua abitazione dopo la fuga.
Durante la perquisizione domiciliare, gli investigatori hanno rinvenuto e sequestrato una carabina ad aria compressa modificata, in grado di sparare proiettili calibro 22, quindi classificabile come arma da fuoco.
Le accuse
L’uomo è stato formalmente accusato di tentato omicidio e trasferito nel carcere di Uta, in attesa di ulteriori sviluppi giudiziari. Le autorità stanno ora esaminando immagini di videosorveglianza e ascoltando i testimoni, per ricostruire nel dettaglio quanto accaduto e verificare l’eventuale coinvolgimento di altre persone.