Un ragazzo di soli 14 anni è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria dai carabinieri del Comando provinciale di Napoli, nella notte tra sabato e domenica, con l’accusa di tentato omicidio ai danni di un suo coetaneo. Il grave episodio si è verificato in zona piazza Dante, nel cuore del centro cittadino.
L’appuntamento per un chiarimento finisce nel sangue
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il quattordicenne – incensurato – aveva dato appuntamento alla vittima per un confronto chiarificatore, a seguito di un litigio avvenuto nei giorni precedenti. Tuttavia, all’incontro ha portato con sé un coltello, con il quale ha colpito l’altro ragazzo con due fendenti, uno al braccio e uno all’addome.
Quest’ultima ferita ha provocato una copiosa emorragia, rendendo necessario il trasporto d’urgenza della vittima al pronto soccorso. Le condizioni del ferito, seppur serie, non sarebbero attualmente tali da metterne in pericolo la vita.
Le indagini dei carabinieri e l’identificazione del minore
Allertati immediatamente dalla Centrale Operativa, i carabinieri si sono recati sul posto raccogliendo le prime dichiarazioni del ferito, il quale ha riferito di conoscere l’aggressore. Le forze dell’ordine hanno così avviato una rapida attività investigativa, supportata anche dalle testimonianze raccolte e dall’analisi delle immagini di un sistema di videosorveglianza attivo in piazza Dante.
Proprio grazie ai video, è stato possibile identificare con certezza il ragazzo responsabile del gesto: al momento del fermo, indossava ancora gli stessi abiti ripresi dalle telecamere di sicurezza.
Il minorenne in attesa della convalida del fermo
Attualmente, il giovane si trova nel Centro di Prima Accoglienza per minori, dove resterà in attesa della convalida del fermo da parte del giudice competente. Le indagini proseguono per delineare con esattezza le motivazioni alla base dell’aggressione e il contesto relazionale tra i due adolescenti.
Un segnale d’allarme sociale
L’episodio riaccende l’attenzione sul fenomeno della violenza minorile e sull’allarmante presenza di armi bianche tra i giovanissimi, anche in contesti urbani centrali e frequentati. Le autorità locali ribadiscono l’importanza di interventi educativi e preventivi, oltre che repressivi, per contrastare l’escalation di violenza tra i giovani.