Un nuovo grave episodio di violenza contro il personale sanitario si è verificato nella notte tra lunedì di Pasquetta e martedì presso il pronto soccorso dell’ospedale Fatebenefratelli di Napoli. A farne le spese è stata un’infermiera, aggredita brutalmente da un paziente in evidente stato di alterazione, presumibilmente dovuto all’assunzione di alcol.

Secondo quanto ricostruito, il giovane – un 24enne di origine srilankese – era stato trasportato in ospedale dal personale del 118 a seguito di un malore. Fin dal suo arrivo, l’uomo aveva mostrato comportamenti aggressivi e, dopo pochi minuti, si è scagliato contro l’infermiera che tentava di calmarlo, colpendola con pugni e schiaffi. La vittima ha riportato lesioni al volto e al polso, con una prognosi di cinque giorni.

La violenza si è estesa anche ad altri presenti: l’aggressore ha infatti minacciato e colpito l’autista dell’ambulanza intervenuto in difesa dell’infermiera, oltre ad aggredire verbalmente alcuni pazienti in attesa di assistenza. Solo il tempestivo intervento dei carabinieri della compagnia di Bagnoli ha evitato conseguenze peggiori. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, è arrestato ma successivamente rimesso in libertà su disposizione dell’autorità giudiziaria.

Una scia di aggressioni che non si arresta
L’aggressione al Fatebenefratelli si aggiunge a una lunga serie di episodi simili che, secondo i dati diffusi dall’associazione “Nessuno Tocchi Ippocrate”, portano a 17 il numero di aggressioni denunciate a Napoli dall’inizio del 2025. Un quadro preoccupante che mette in luce la crescente esposizione al rischio del personale sanitario, specialmente in contesti di emergenza.

Basti ricordare che lo scorso 4 marzo, un infermiere in servizio presso il carcere di Secondigliano è rimasto colpito violentemente da un detenuto che aveva simulato un malore. Ancora prima, il 28 febbraio, un altro infermiere del 118 era aggredito con un coltello da caccia dai familiari di una paziente nel quartiere San Carlo all’Arena, in via Salita Miradois, in seguito a una discussione sull’effettiva urgenza dell’intervento.

La risposta delle associazioni di categoria
Alla luce della crescente escalation di violenze, l’Anaao Assomed Campania ha annunciato per mercoledì un incontro con le istituzioni per sollecitare interventi concreti e immediati a tutela della sicurezza dei professionisti della salute. “Non è più tollerabile che medici e infermieri lavorino in un clima di paura e minaccia costante”, si legge nella nota dell’associazione. L’obiettivo è quello di rafforzare i protocolli di sicurezza e assicurare la presenza di forze dell’ordine nei presidi più esposti.