L’avvicinarsi del giudizio per la morte di Diego Armando Maradona ha portato alla luce nuove e sconvolgenti rivelazioni. Durante una recente intervista nel programma argentino “Implacables” su Canal Nueve, il difensore di Dahiana Madrid, infermiera che era presente nelle ultime ore di vita del “Pibe de Oro”, ha avanzato delle accuse gravi sul caso, alimentando ulteriormente il mistero sulla morte di uno degli idoli più amati al mondo.

Rodolfo Baque, l’avvocato di Madrid, ha dichiarato senza mezzi termini: «La sua non è stata una morte naturale, non c’era alcuna patologia a pesare sulla sua salute fino a quel punto. Maradona è stato ucciso». L’avvocato ha anche aggiunto che la scena del crimine dove hanno ritrovato il corpo di Maradona era alterata, insinuando che qualcuno abbia cercato di nascondere la verità e di manipolare le prove per far passare la morte come un infarto.

Baque ha anche rivelato di avere delle prove a supporto delle sue tesi, le quali saranno presentate in tribunale nelle prossime settimane. Secondo il legale, Maradona sarebbe morto tre ore prima che fossero eseguite le prime indagini, e in quel lasso di tempo sarebbero ripuliti gli indizi, con l’intento di far sembrare la morte come un infarto improvviso, e non come il risultato di un’altra causa.

In aggiunta, anche l’avvocato di Diego Junior, il figlio di Maradona, ha manifestato il suo supporto per queste affermazioni, condividendo le stesse preoccupazioni e teorie. Baque ha promesso di difendere l’innocenza della sua assistita, Dahiana Madrid, e di portare alla luce la verità sul caso, che continua a suscitare molte domande e speculazioni in tutto il mondo, specialmente in Argentina e Napoli, dove Maradona è stato una figura leggendaria.

Le prossime settimane, con il processo ormai imminente, potrebbero portare nuove e inaspettate rivelazioni sulla morte di uno dei più grandi campioni di calcio di tutti i tempi.