Una violenta rivolta è scoppiata la scorsa notte nel carcere di Ariano Irpino, in provincia di Avellino. L’episodio si è verificato intorno alle 2 del mattino nell’ottava sezione della struttura detentiva, quando un detenuto ha tentato di togliersi la vita impiccandosi. L’accaduto ha scatenato il caos tra i reclusi, i quali, convinti che i soccorsi stessero tardando, hanno reagito con furia, devastando le aree comuni del reparto.
Nonostante il numero ridotto di personale in servizio, gli agenti della Polizia Penitenziaria sono riusciti a intervenire tempestivamente per prestare aiuto al detenuto, che attualmente è fuori pericolo di vita. Tuttavia, approfittando della situazione di confusione, alcuni reclusi hanno sottratto le chiavi agli agenti, dando il via alla sommossa.
Il ripristino dell’ordine e i provvedimenti adottati
La reazione della Polizia Penitenziaria è stata immediata. Grazie al supporto di personale proveniente da altri istituti penitenziari, le autorità hanno rapidamente ristabilito il controllo all’interno della struttura. Questa mattina è giunta sul posto anche Lucia Castellano, provveditrice regionale delle carceri, per esaminare le riprese delle telecamere di sicurezza e ricostruire con esattezza la dinamica dei fatti.
A seguito della sommossa, oltre venti detenuti ritenuti responsabili della rivolta sono stati immediatamente trasferiti in altre strutture carcerarie. Nel frattempo, la Procura della Repubblica di Benevento ha avviato un’indagine per accertare le responsabilità e comprendere le motivazioni dietro l’accaduto.
Un possibile collegamento con il sequestro di un drone carico di droga e cellulari
Gli investigatori stanno cercando di capire se la rivolta sia stata pianificata anche come reazione a un episodio avvenuto la sera precedente. In particolare, il personale del penitenziario aveva intercettato e bloccato un drone che trasportava cellulari e sostanze stupefacenti, destinati probabilmente ai detenuti della struttura.
L’ipotesi è che il tentativo di suicidio possa aver acceso la miccia della protesta, ma che la sommossa fosse già in preparazione come conseguenza del sequestro del drone. Le autorità stanno esaminando tutti gli elementi a disposizione per verificare questa teoria.
Aumentano le aggressioni al personale penitenziario
Un altro elemento preoccupante riguarda l’aggressione subita da un agente penitenziario sempre nella sera precedente alla rivolta. Un detenuto lo ha colpito violentemente, causandogli ferite che hanno reso necessario il trasporto all’ospedale Frangipane-Bellizzi.
I sindacati di categoria denunciano da tempo le difficili condizioni di lavoro all’interno del carcere di Ariano Irpino, evidenziando la carenza di personale e l’aumento degli episodi di violenza nei confronti degli agenti. L’episodio della scorsa notte non fa che confermare una situazione sempre più tesa all’interno della struttura.





