I carabinieri del reparto territoriale di Nocera Inferiore stanno svolgendo una serie di verifiche su quanto accaduto sabato, ad Angri, quando più ambulanze sono state chiamate per soccorrere diversi ragazzi minorenni, in preda ai fiumi dell’alcol.
Nel mirino, ora, ci sono una o due attività commerciali. I minori soccorsi sono ritrovati in condizioni precarie, poi adagiati sulle barelle e trasferiti in ospedale. Da capire dove abbiano acquistato l’alcol, vietato per legge e proibito agli stessi locali. Il più delle volte, l’espediente utilizzato dai più giovani è di far acquistare quel tipo di bevande a ragazzi dalla maggiore età, in possesso di documento. Quando i soccorsi sono giunti sul posto, hanno constatato che alcuni dei ragazzi che avevano necessità di cure erano a loro volta sorretti da alcuni amici.
Le indagini
Una delle verifiche che i carabinieri stanno svolgendo riguarda, inoltre, anche la capienza di un locale, che avrebbe superato di gran lunga il numero consentito di avventori al suo interno. Una circostanza che si intreccia con quella dell’alcol eventualmente somministrato a gruppi di ragazzini, con tutte le conseguenze del caso.
I soccorsi, insieme ad alcune pattuglie dei carabinieri, sono giunti in piena notte, sabato scorso, nei pressi del centro storico di Angri. I carabinieri, coordinati dal tenente colonnello Gianfranco Albanese, stanno svolgendo attività su alcuni locali commerciali della movida, con l’obiettivo di capire come i minori siano riusciti a procurarsi bevande dall’alto tasso alcolico.