Un dramma di solitudine e povertà si è consumato a Napoli, a pochi passi dalla trafficata rotonda di via Galileo Ferraris. Victor, un uomo di origini romene di circa quarant’anni, è stato trovato morto nel tugurio fatiscente in cui viveva da quasi un anno.

La sua dimora era una casupola diroccata, chiusa da grate arrugginite e lucchetti malandati, che gli offriva solo una parvenza di riparo dal freddo e dalla miseria. Malato, indebolito e vittima dell’alcolismo, Victor ha probabilmente perso la vita durante la notte, senza che nessuno potesse soccorrerlo.

La scoperta del corpo e l’intervento dei soccorsi
A dare l’allarme, in mattinata, è stato un passante di origine cinese, insospettito dalla situazione. Dopo aver avvisato il benzinaio della vicina stazione di servizio, ha chiamato il 118. Tuttavia, all’arrivo dei soccorritori, per Victor non c’era più nulla da fare.

Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine e la polizia scientifica, che hanno trovato il corpo dell’uomo in un ambiente di estrema precarietà. Il rifugio in cui viveva era arredato solo con un tavolino di fortuna, un materasso recuperato dalla strada e alcune coperte donate dai residenti della zona.

Una vita ai margini, tra piccoli lavori e l’aiuto dei residenti
Victor era conosciuto nel quartiere come una persona discreta e non molesta. Viveva di piccoli lavoretti e del sostegno degli abitanti della zona, che spesso gli offrivano un pasto caldo o qualche soldo per sopravvivere.