Nel 2025, il passaggio all’ora legale avverrà in anticipo, precisamente nella notte tra sabato 29 e domenica 30 marzo. Rispetto al 2024, quando il cambio di orario si è verificato tra il 30 e il 31 marzo, quest’anno le lancette dovranno essere spostate avanti di un’ora dalle 2 alle 3 di notte. Questo comporterà una perdita di sonno, ma anche vantaggi in termini di risparmio energetico.
L’ora legale comporta un allungamento delle giornate, con un conseguente risparmio nell’uso di energia elettrica. Grazie alla maggior luminosità naturale nelle ore serali, le famiglie e le imprese dovranno accendere le luci in casa o negli uffici con maggiore ritardo, riducendo il consumo di energia.
Secondo i dati di Terna, la società che gestisce la trasmissione dell’energia elettrica in Italia, nel 2024 il risparmio è stato di 340 milioni di kWh, pari al fabbisogno annuo di circa 130 mila famiglie. Questo si è tradotto in un vantaggio economico di circa 75 milioni di euro per i cittadini italiani, che beneficiano non solo di un minore impatto sull’ambiente, ma anche di una diminuzione delle spese energetiche.