A partire dal 5 marzo 2025, entrerà in vigore una modifica significativa all’ISEE. I titoli di Stato fino a 50.000 euro non verranno più considerati nel calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, ampliando così la platea di beneficiari di bonus e agevolazioni sociali.

Questa novità rappresenta un cambiamento rilevante per molte famiglie, in quanto potrebbe consentire di accedere a prestazioni economiche più elevate. Tuttavia, la tempistica dell’aggiornamento dell’ISEE richiede attenzione per evitare di perdere benefici o incorrere in costi aggiuntivi.

Come cambia il calcolo dell’ISEE nel 2025
Con la riforma, le nuove Dichiarazioni Sostitutive Uniche (DSU) per ottenere l’ISEE aggiornato potranno essere inviate dopo metà marzo. A partire da tale data, non verranno più considerati i seguenti strumenti finanziari:

Libretti postali
Buoni fruttiferi postali
Titoli di Stato e altre forme di risparmio garantite dallo Stato
Di conseguenza, per chi possiede queste forme di investimento, l’ISEE risulterà più basso, permettendo di ottenere importi più elevati per alcune prestazioni. Tuttavia, chi ha già presentato l’ISEE a inizio anno potrebbe doverlo aggiornare nuovamente per beneficiare di questa esclusione, con il rischio di dover pagare un nuovo servizio al CAF.

Quali bonus e agevolazioni dipendono dall’ISEE
L’ISEE è un parametro fondamentale per determinare l’accesso a numerosi bonus e sussidi. Tra i principali, si segnalano:

Assegno Unico per i figli:
Con un ISEE inferiore a 17.227,33 euro, si riceveranno 201 euro al mese per figlio.
Superata la soglia di 45.939,56 euro, l’importo minimo sarà 57,5 euro.
Per evitare la riduzione dell’importo, la scadenza per presentare l’ISEE aggiornato è fissata al 28 febbraio 2025.
Assegno di Inclusione (ADI):

Nel 2025, la soglia ISEE salirà da 9.360 a 10.140 euro.
Il reddito familiare massimo per ottenere l’ADI aumenterà da 6.000 a 6.500 euro.
Bonus bollette (luce, gas e acqua):

Accessibile per chi ha un ISEE inferiore a 9.530 euro, con soglie più elevate per le famiglie numerose.
Altri bonus:

Bonus affitto, bonus nido e altre agevolazioni legate al reddito familiare.
Aggiornare subito l’ISEE o attendere il 5 marzo?
Molti contribuenti hanno già presentato la dichiarazione ISEE a gennaio per poter accedere immediatamente ai sussidi, in particolare all’Assegno Unico con le maggiorazioni per i figli piccoli o per le famiglie numerose. Tuttavia, con l’entrata in vigore della riforma, sarà probabilmente necessaria una seconda DSU, che potrebbe comportare un costo per chi si rivolge ai CAF, poiché solo la prima richiesta è gratuita.

In questo scenario, si presentano due alternative:

Presentare l’ISEE subito: utile per chi ha bisogno di ottenere il calcolo in tempi rapidi, ma con il rischio di dover ripetere la procedura dopo marzo.
Attendere la riforma: permette di includere direttamente l’esclusione dei titoli di Stato, evitando di dover aggiornare l’ISEE una seconda volta.
Un aspetto importante da considerare è che l’ISEE può essere aggiornato entro il 30 giugno 2025, con possibilità di ottenere gli arretrati su alcuni bonus, come l’Assegno Unico. Pertanto, per chi possiede titoli di Stato, potrebbe essere conveniente aspettare il nuovo calcolo prima di inviare la richiesta.