Luca Abete, storico inviato campano di Striscia la Notizia, è stato aggredito e minacciato all’interno di un noto negozio di elettronica di Napoli, diventato famoso sui social per le sue offerte sottocosto. L’episodio è avvenuto mentre il giornalista stava realizzando un servizio riguardante una presunta doppia tariffazione sui prodotti tecnologici.
Secondo l’inchiesta condotta dal programma di Canale 5, il negozio applicherebbe prezzi differenti a seconda del metodo di pagamento: una tariffa più alta per chi utilizza carte di credito o bancomat e una più bassa per chi paga in contanti. Un esempio riportato riguarda l’ultimo modello di iPhone: venduto a 750 euro in contanti, contro i 900 euro richiesti a chi paga con POS.
Il codice segreto: “patatine croccanti” e “maglie dell’Avellino”
L’inchiesta ha svelato che il proprietario del negozio avrebbe creato un linguaggio in codice per riferirsi ai pagamenti in contanti. Nei video pubblicati sui social, i contanti sono chiamati “patatine croccanti” o “magliette dell’Avellino”. Frasi come “Lo volete a 650? Mi dovete portare le patatine” o “Mi dovete portare 6 maglie dell’Avellino” sarebbero utilizzate per mascherare l’operazione.
L’aggressione ai danni di Abete
Quando Luca Abete si è presentato nel negozio indossando una maglia dell’Avellino Calcio, il clima si è fatto subito teso. Alle domande insistenti dell’inviato sul doppio listino prezzi, i commessi hanno reagito in modo violento, arrivando ad aggredirlo.
L’episodio ha immediatamente sollevato polemiche e richieste di indagini sulle pratiche commerciali del negozio. Si attendono ora le reazioni delle autorità e dell’Agenzia delle Entrate, che potrebbe avviare verifiche su possibili evasioni fiscali legate ai pagamenti in contanti non tracciati.