La Guardia di Finanza di Scafati ha scoperto un sistema di sfruttamento della prostituzione all’interno di due centri massaggi situati a Salerno e Scafati. L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Maria Teresa Miraglia, ha portato all’obbligo di firma per quattro persone, tra cui una coppia di coniugi di Pompei, una donna residente a Salerno e un uomo della provincia di Napoli.

L’Inchiesta e le Accuse
Le indagini, avviate lo scorso febbraio, hanno portato alla luce un presunto sistema di sfruttamento della prostituzione mascherato da attività di massaggi. I clienti, attirati da annunci online, avrebbero pagato per servizi che includevano anche prestazioni sessuali. Le operazioni sono state condotte attraverso accertamenti tecnici, pedinamenti, perquisizioni e l’installazione di telecamere nascoste, che hanno documentato il via vai sospetto nei centri.

I Provvedimenti Giudiziari
Il Gip del Tribunale di Nocera Inferiore ha deciso per l’obbligo di firma per i quattro indagati, una misura meno restrittiva rispetto al carcere richiesto dalla procura. Durante gli interrogatori, solo una delle indagate, la segretaria del centro di Salerno, ha risposto alle domande, respingendo le accuse e dichiarandosi estranea ai fatti.

Dettagli delle Indagini
Le operazioni si sono concentrate su due centri massaggi:

Salerno (zona Carmine): Attualmente chiuso per ristrutturazione.
Scafati: Sottoposto a sorveglianza dopo la segnalazione di un residente che aveva notato movimenti sospetti.
Le forze dell’ordine hanno sequestrato denaro in contanti (circa 3.000 euro), dispositivi informatici e telefoni cellulari. I prezzi delle prestazioni partivano da 100 euro e variavano in base ai servizi richiesti, come indicato nei portali online usati per pubblicizzare le attività.

Un Sistema Organizzato
Grazie all’analisi dei dispositivi sequestrati, gli inquirenti stanno ricostruendo la rete di contatti e la gestione economica dell’attività illecita. La scoperta di un secondo centro a Salerno, con modalità operative simili, ha ampliato il raggio d’azione delle indagini.