Un’operazione straordinaria portata a termine dai funzionari della Dogana e dagli operatori dell’Ufficio Antifrode della Capitaneria di Porto della Spezia ha condotto al sequestro di circa 20 tonnellate di tonno in scatola proveniente dal Senegal, arrivate nel porto spezzino su un cargo. Il sequestro, che avviene proprio in prossimità delle festività natalizie, ha un valore commerciale di circa 250.000 euro. Ma la scoperta non riguarda solo il contrabbando di merce non tracciabile: il tonno sequestrato è stato trovato contaminato dal mercurio, un grave rischio per la salute pubblica.

Un Carico Sospetto: Irregolarità e Tracciabilità Mancante
Il tonno in scatola è individuato grazie a una serie di indagini approfondite che hanno fatto luce su alcune irregolarità nei documenti di importazione. La merce, infatti, era priva di una corretta tracciabilità, un requisito fondamentale per garantire che il prodotto rispetti gli standard di sicurezza alimentare previsti dalle normative italiane ed europee. La tracciabilità consente di monitorare il percorso del prodotto e di assicurare che provenga da fonti legali e sostenibili, un aspetto cruciale per la protezione dei consumatori.

Le indagini, che hanno coinvolto anche strumenti avanzati di analisi informatica, hanno rivelato che il carico di tonno non solo mancava di tracciabilità, ma era anche potenzialmente pericoloso per la salute a causa della contaminazione da mercurio.

Contaminazione da Mercurio: Un Pericolo per la Salute
I controlli sui campioni del tonno in scatola sequestrato hanno rivelato che il 100% dei campioni analizzati conteneva tracce di mercurio, un metallo pesante altamente tossico per l’organismo umano. Il mercurio è noto per essere particolarmente dannoso se accumulato nel corpo, con gravi effetti sulla salute, tra cui danni al sistema nervoso, renale e cardiovascolare.

Questa scoperta ha sollevato allarmi tra le autorità sanitarie e i consumatori, ribadendo la necessità di un controllo rigoroso sulla qualità e sulla sicurezza alimentare, soprattutto per i prodotti provenienti da aree dove le normative sulla pesca e sulla sicurezza alimentare potrebbero essere meno rigorose.

Un’Operazione Coordinata a Livello Nazionale
Il sequestro è condotto sotto la supervisione del Capitano di Vascello Alberto Battaglini della Capitaneria di Porto della Spezia e del Direttore dell’Ufficio delle Dogane della Spezia Giovanni Cassone. L’operazione ha visto anche il supporto del Centro di controllo nazionale della pesca e del reparto pesca marittima del Corpo delle Capitanerie di Porto, che hanno lavorato insieme per garantire il rispetto delle normative italiane ed europee sulla sicurezza alimentare e sulla lotta alla pesca illegale.

L’importanza del Controllo Integrato
Questo sequestro record non solo ha bloccato un’importazione illecita, ma ha anche sottolineato l’importanza di un sistema di controlli integrato che coinvolge diverse autorità, tra cui la dogana, le capitanerie di porto e le agenzie di controllo a livello nazionale. Grazie a questi sforzi congiunti, è stato possibile prevenire la distribuzione di un prodotto che avrebbe potuto rappresentare un grave rischio per la salute pubblica.